Scritto in sole sei settimane quando William Faulkner lavorava di notte a scaricare carbone per alimentare una caldaia in una centrale elettrica. Quando aveva un pò di tempo libero ribaltava la carriola e si metteva a scrivere. Faulkner ha uno stile che spiazza e ne sa qualcosa chi ha letto il suo capolavoro L'urlo e il furore. Anche la storia che narra in Mentre morivo è surreale.E' la storia di un viaggio rocambolesco con il cadavere di Addie Bundren che aveva manifestato in punto di morte di essere seppellita nel suo paese d'origine. Il marito, la figlia e quattro nipoti intraprendono un viaggio su un barroccio sgangherato tra inondazioni, e incendi che rallentano la marcia. Tutto ha del paradossale, i personaggi vaneggiano il cadavere emana dopo giorni un fetore che attira gli avvoltoi e fa scappare chiunque incontri quella compagnia.Non è facile leggere Faulkner eppure nella sua prosa riesce a catturare l'attenzione di chi nota il genio di uno scrittore che ottanta anni fa riusciva a stupire come pure stupisce rileggendolo dopo tutti questi anni. I personaggi parlano in prima persona e riescono a stagliarsi nitidi dalle pagine. E' sicuramente un capolavoro ma bisogna capirlo. Non lo consiglio a tutti.