Concorrente Premio Strega 2015. E' il quarto volume della quadrilogia L'amica geniale di Elena Ferrante.Senza soffermarmi sulla ormai trita questione di chi si celi dietro a questo nome definito da molti "nom de plume"Storia di una bambina perduta ci rivela per la quarta volta la scrittura potente di un'autrice che ha fatto molta strada rispetto al suo I giorni dell'abbandono che ho letto incuriosita sullo stile di Elena Ferrante. Lei ha saputo cogliere il sottile gioco di un'amicizia come quella di Lenù, che si affranca dal sordido rione napoletano diventando una scrittrice di successo, e Lila , l'amica geniale che non si è mai mossa da quel rione, non ha studiato, ma rivela un'intelligenza aperta e caparbia. Il quarto volume parlerà ancora di questo rapporto conflittuale che molto mi ha affascinato nei primi tre volumi, ma è molto di più perchè narra anche fatti politici, narra la corruzione imperante non solo a Napoli, ma in tutta Italia e per questo può essere definito il più storico della quadrilogia. Personalmente io avrei preferito che parlasse di più delle due protagoniste, ma forse il fascino di questo ultimo e abbastanza lungo episodio è proprio il contesto storico. La grandezza di uno scrittore è quella di far risaltare tutti i personaggi della storia e in questo Elena Ferrante si dimostra geniale come Lila anche se penso che il suo alter ego sia Linù, la scrittrice con l'ansia di cambiare la sua vita e il mondo.Una lettura a volte non facile, ma sempre appagante come tutta la serie e che di cui consiglio la lettura!