« Certe giornate verso la fine di agosto a casa sono così, l'aria sottile e pungente come questa, con qualcosa di mesto e nostalgico e familiare. L' uomo è la somma delle sue esperienze climatiche, diceva il babbo. L' uomo è la somma di tutto quello che vuoi. » Quarto libro dell'autore William Faulkner scritto nel 1929 lo stesso anno in cui Hemingway scriveva Addio alle armi e ben diverso nello stile e nel contenuto. Avvicinarsi a questo libro decantato da molti come un capolavoro bisogna essere ben consapevoli che lo stile di William Faulkner è ben diverso da romanzi ai quali siamo abituati.Lo stile è complesso e soprattutto il primo capitolo lascia spiazzati col desiderio di lasciar perdere la lettura.E' ambientato in una contea immaginaria del Sud degli Stati Uniti, Yoknapatawpha, ed è la storia di una famiglia i Compson, una volta famiglia ricca e ora in decadenza.E' diviso in quattro parti ed ogni parte cambia la voce narrante.La madre Caroline è sposata a Jason Compson III; i coniugi Compson hanno quattro figli: Quentin, Candance (Caddy) Jason e Benjamin e una nipotina, figlia di Caddy, chiamata anche lei Quentin, in memoria dello zio. Il capitoli del romanzo racchiudono ciascuno una giornata. Il primo capitolo tratta del Sette aprile 1928; il secondo del Due giugno 1910. Il terzo il sei aprile del 1928; l'ultimo racconta dell'otto aprile 1928.La voce narrante del primo capitolo è quella di Benjy Compson, il figlio ritardato mentale di 33 anni.Figura chiave è la "Mami"Dilsey che spiegherà alla fine gli intricati intrecci della famiglia.Non è facile leggere questo romanzo perchè siamo abituati allo svolgersi di una trama. Qui si avvicendano pensieri dei protagonisti e poichè il primo capitolo è narrato dal figlio ritardato mentale i pensieri sono aggrovigliati e poco chiari.Stile che se all'inizio ci lascia perplessi alla fine ci lascia la consapevolezza di aver letto qualcosa di unico e irripetibile.Sicuramente una lettura che lascia un segno a chi riesce a entrare nell'ottica stilistica di Faulkner. Consi glio!