"Dov'è povertà e letizia, ivi non è cupidigia nè avarizia." Una lettura diversa per me, questa, non il solito romanzo o biografia, comunque si è rivelata una piacevole scoperta, Dacia Maraini ha fatto un'analisi accurata e attenta del personaggio di Chiara di Assisi cercando non solo di raccontarci il suo modo di vivere, in un'epoca lontanissima da noi, nel Medioevo circa nel 1200, ma anche di capire i pensieri e le dottrine che la muovevavano a vivere un'esistenza fatta di assoluta povertà, di dolore fisico e di amore incondizionato verso le sue simili (le consorelle di San Damiano) e Dio, seguendo le orme del suo amico San Francesco. Una lettura che ci porta a riflettere e che è interessante anche se Chiara ha vissuto una vita tanto diversa dalle nostre e in un mondo e in un'epoca così lontana, impariamo e scopriamo cosa la portava a scegliere di chiudersi dentro ad un monastero, costretta a non vedere mai la luce del sole, sembra incredibile, ma per lei quella era libertà, aveva preferito ciò, piuttosto che un amore imposto dalla famiglia, un'esistenza scelta da altri senza avere diritto di replica. "Una libertà non dettata da enigmi e vendette, ma da una fedeltà ancora più profonda alle proprie scelte religiose. Padrona di sé, autonoma nell'elaborazione di un pensiero proprio, rivendicatrice di una libertà se non sociale, cosa impossibile per quei tempi, per lo meno psichica e mentale." Altra scelta difficile da accettare oggi è quella di vivere in estrema povertà e che per Chiara e Francesco era la base fondamentale della loro professione di fede, rinunciare a tutto, sopravvivere solo di elemosina li rendeva profondamente felici, questa verità dovrebbe far riflettere molte persone oggi che vivono solo seguendo un Dio, non quello dei cieli, ma quello del denaro, che non porta libertà, ma solo schiavitù e disuguaglianza, mentre loro avrebbero voluto vedere gli uomini come creature tutte uguali, un concetto eccellente e stupefacente, difficilmente realizzabile, ma molto molto avanti per quei tempi. "Chiara certamente non aveva inteso proporre il suo amore per la povertà in questi termini, ma le parole, come in tutte le parole dei grandi, si possono trovare verità valide per tutti i tempi. Esistono verità talmente rivoluzionarie che possono funzionare anche oggi, come stimolo a bandire ogni forma di proprietà meccanica e irrispettosa, carnale e amorosa. E questo costituirebbe una originale medicina per i mali di questi tempi di nevrosi del possesso e del consumo." Un libro interessante, che affronta tante tematiche, che ci portano a riflettere, pensare, rivalorizzare ed ammirare questi uomini e donne che hanno vissuto nel nome di Dio e che hanno lasciato un segno nella storia. "La sua fiducia in Cristo era tale che riusciva a comunicarla a chiunque le si avvicinasse. E fiducia e speranza, sono contagiose e possono sollevare da qualsiasi pena."