Bel libro. La voce narrante è quella di una bambina intelligente oltre la norma, logica e cinica come può esserlo solo un bimbo che seziona e osserva, dietro una vecchia telecamera, la propria vita e quella della sua famiglia. Il libro si apre con una dichiarazione brutale. L'intenzione della bambina di mettere fine alla propria vita il giorno del suo prossimo compleanno. Il racconto vive tutto nei giorni che mancano alla fatidica data. In fila indiana fanno la propria apparizione i personaggi che acompagnano la protagonista a partire dalla madre, donna ricca, stralunata, depressa, da dieci anni in cura dallo "psi", gentile e di buone maniere ma assente. La sorella, altrettanto intelligente, il padre, un politico accorato e poi i personaggi di più forte spessore che con la narratrice fanno il romanzo: la portinaia e il nuovo inquilino giapponese. Quello della portinaia è il personaggio chiave del romanzo, quello che rimane più adosso. Il titolo del libro si rifà proprio a lei. Una creatura spinosa al'esterno ma che, segretamente, nasconde un interno morbido e del tutto inaspettato. Lei ha trovato "il buon rifugio" quello che la bambina cerca fin dalle prime pagine con la sua mania di nascondersi di continuo. Il nuovo inquilino giapponese è un personaggio elegante ed estremamente saggio. la sua presenza condiziona la vita della portinaia fino all'epilogo. Un carattere rassicurante e pacifico che innamora. In questo libro si parla di libri, di amore e di morte. Ve lo consiglio. Bello anche il riadattamento cinematografico.