Aspettavo con ansia questa uscita, pregustando la lettura e forse per questo la delusione è stata cocente. Con “Milioni di milioni” siamo decisamente lontano dall’irriverente umorismo della serie del Barlume ed anche dalla satira pungente di “Odore di chiuso”. L’ ironia di Malvaldi qui rimane decisamente sottotono, facendo soltanto capolino qua e là tra le righe di una trama che non riesce a conquistare e dove i personaggi non sono certo all’altezza di quelli dei libri precedenti. Certo, la descrizione del paesino e dei suoi abitanti è decisamente pittoresca e ben riuscita, e la trama gialla ben strutturata nella descrizione della banalità che spesso spinge al male, ciononostante ,a mio parere, sembra un libro scritto con il freno a mano tirato, nessuna delle grandi qualità dell’autore riesce ad emergere chiaramente e il risultato è un libro che si lascia solo leggere e non ricordare.