Il giardino d'estate)
Letteratura italiana

Il giardino d'estate, recensito da Gino Centofante

Tatiana e Alexander finalmente sì sono riuniti con il loro figlio Anthony in America. Sono insieme, ma sì sente che le cose tra loro non vanno per il verso giusto entrambi sì portano dietro i propri retaggi lei offuscata dai tutti i suoi pensieri, lui risvegliato e colpito dai ricordi di guerra, cicatrici indelebili, dolore, paura, marchio che mai andrà via. Da New York i due innamorati decidono di acquistare un camper per girare l’America alla ricerca della loro casa, del loro focolare, della loro protezione. Tra continui ricordi e cose non dette la vita e il viaggio dei protagonisti sembra andare avanti, alla fine decidono di stabilizzarsi in Arizona terra calda che è in antitesi con quella Russia algida, fredda, laminosa, superiore. Tania fa la l’infermiera salva le vite, dona sorrisi, conforta pazienti, tra gelosie, voglia di nuove nascite, e occhiate furtive tra reparti affollati, la storia cambierà il suo epilogo: Alexander tradisce Tatiana e lei lo scopre, risultato? Botte e silenzio, come sì dice ‘cornuta e maziata’, ma sì sa l’amore ti acceca e inibisce e l’arrivo di una nuova creatura riporta tutto a posto, ora che la guerra in Vietman è scoppiata, Anthony è chiamato a combattere, sarà solo l’inizio di una nuova seconda visione.

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

2008
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