Lettera al mio nuovo amico Oscar Carissimo Oscar, nonostante la nostra conoscenza sia appena sbocciata e non sia che un piccolo bozzolo in attesa di tramutarsi in farfalla, sono convinta che quella tra me e te abbia tutte le basi per essere una profonda, rispettosa, brillante e stimolante (almeno per me) amicizia. Forse pretendo troppo a voler essere addirittura tua "amica", mi limiterei ad adorarti, come tutti sembravano fare con il tuo caro Dorian, e per darti ancora di più motivo di credere che anche nel mio tempo (e nella mia personcina) ci sono spunti che ti potrebbero interessare passo a stilare un elenco di come, nell'800 così nei nostri tempi "moderni", alcune convinzioni e modi di fare non siano affatto cambiati e di come, nonostante alcune normali differenze tra i nostri due caratteri, in fondo siamo molto simili: 1. La bellezza, mio caro Oscar, quella bellezza tanto osannata nel tuo romanzo, quella bellezza tanto fastidiosamente posseduta dal tuo Dorian, insomma quella bellezza effimera della gioventù su cui ognuno di noi (o perlomeno, chi la possiede) basa molto spesso i suoi giudizi, i suoi sogni...ebbene, quella bellezza è tutt'oggi il centro, il fulcro, ciò che scatena i rapporti nella nostra società. Tutto è concesso a chi è bello, non ci sono negazioni per chi è bello, i belli hanno le porte spalancate, e non devono poi nemmeno tanto usare il cervello (se ce l'hanno tanto meglio ma per i belli di solito non è richiesto), ti dirò di più...al giorno d'oggi addirittura signorotte e signorotti di mezz'età non usano più imbellettarsi alla bell'e meglio per poter dare di sè un'aria ringiovanita che li faccia sembrare più giovani dei loro figli...ora esiste una cosa, una sostanza che si chiama botox e che li rende praticamente dei manichini ma con un viso che è così piallato da non avere nessuna ruga!!Ah, Oscar, se vivessi nei nostri tempi quanti spunti avresti potuto avere...magari avresti potuto riscrivere "Il ritratto" mettendoci al posto del quadro un qualsiasi chirurgo estetico. (TI DIVERTIRESTI) 2.Anche al giorno d'oggi l'uomo sembra aver dimenticato il più nobile dei doveri, e cioè lo sviluppo del proprio io, anche al giorno d'oggi l'uomo ha paura di se stesso, non ha più coraggio. (NE AVRESTI DI COSE DA DIRE SULLA CODARDIA DI NOI UOMINI) 3. Io pure (a parte i miei genitori e un mio carissimo zio) detesto i miei parenti...probabilmente perchè hanno i miei stessi difetti. 4. Purtroppo, tendo ad essere sincera...il che ti farà pensare che di conseguenza le mie idee saranno macchiate dalle mie esigenze, desideri o pregiudizi. 5. A discolpa del punto 4, amo i segreti perchè penso siano, se non l'unica, una delle poche cose che rendano splendida e misteriosa la vita moderna. 6. A differenza di Lord Henry, scelgo gli amici per il buon carattere, i conoscenti per la bellezza e i nemici per l'intelligenza. 7. Sono molto influenzabile, ciò significa che tendo spesso a "rubare pezzettini delle anime altrui". ...avrei ancora tante cose di me e dei miei tempi da dirti per convincerti, e se nonostante tutte queste descrizioni di come sono non ti hanno ancora convinto, vorrà dire che mi limiterò davvero ad osservarti come si fa con un bel quadro che lascia a bocca aperta, a leggerti fantasticando di come sarebbe stato bello passeggiare per le strade di Dublino a braccetto con te che sforni uno dietro l'altro i tuoi aforismi, a pensare a te come ad un genio e un maestro. Non mi dilungherò oltre, caro Oscar, spero proprio che questo sia solo l'inizio... tua nuova ma già affezionata, lettrice ed "amica"... Sara P.S. Se è vero, come dici, che i libri si dividono solo in due categorie: quelli scritti bene e quelli scritti male, tu rientri a pieno titolo nei libri scritti magistralmente bene!!...ok, ti sto lodando troppo, la smetto! Liberamente tratto dal libro.