Nella "Mappa del Destino" Glenn Cooper recupera l'aura di magia che aveva creato nella "Biblioteca dei morti" e che aveva perso con "Il Libro delle Anime". Bella la storia, interessanti ed efficaci i personaggi,intricata ma non aggrovigliata la trama, la lettura è facile e veloce, non ci si annoia mai e si ha voglia di proseguire la lettura del libro fino alle ultime pagine. La tematica della longevità, che è il perno della storia, viene presentata in maniera originale e nelle sue diverse sfaccettature. Il libro per me è interessante così com'è e mi auguro che Cooper non voglia rovinare questa storia scrivendone un sequel...Lo consiglio vivamente a tutti, non solo agli amanti del genere.