Il sequel della "Biblioteca dei morti" avrebbe dovuto arricchire e completare il filo narrativo iniziato col primo libro.la caccia al tesoro ed i riferimenti a personaggi storici quali Calvino, Nostradamus, Shakespeare credo dovessero servire a rendere più interessante un racconto che altrimenti si sarebbe esaurito in poche decine di pagine anzichè in 400...Confermo il mio apprezzamento per lo stile narrativo di Glenn Cooper pur non avendo apprezzato questo libro.Lo definirei frammentario, sbrigativo, ovvio in diversi punti e privo di mordente,è il classico caso in cui l'autore cerca di cavalcare l'onda del successo del primo romanzo finendo per dare alle stampe un seguito piuttosto scarso, ovviamente a mio parere!Lo consiglierei solo per lo stile pulito di scrittura.