Incipit Il giorno del terremoto "Il terremoto si scatenò il giorno di Ognissanti. Come tutti gli anni, i sivigliani approfittavano dell’occasione per rispolverare casacche di velluto e mantelle di pizzo e abbigliarsi di nero dalla cima del cappello fino al più profondo dell’anima, tanto per rendere manifesto il proprio disdegno per l’effimero. Il rituale della giornata consisteva nel far visita ai defunti con un bel mazzo di fiori, ragguagliarli sugli ultimi avvenimenti familiari e sociali e infine recarsi alla messa delle dodici assumendo un’aria devota. Quindi non restava che attendere l’ora della merenda, momento in cui i mortali si dedicavano a divorare soffici bignè ripieni e ossa dei morti alle mandorle, che se nell’aspetto volevano ricordare ciò che ispirava il loro nome, al palato conservavano intatta la dolcezza della crema pasticcera. Quel giorno Siviglia si era risvegliata avvolta in una coltre di nebbiolina impalpabile......" Un ottimo thriller storico della scrittrice spagnola che ha avuto un meritato successo con “La ragazza e l’inquisitore” Mi è piaciuto molto perchè oltre che un thriller ha molte avventure e mi ha tenuta incollata alle pagine finchè non l'ho finito.Siamo nel 1755 a Siviglia nel giorno di Ognissanti. I fedeli sono raccolti nella cattedrale quando all’improvviso le campane della torre cominciano a suonare ma senza una logica. Immediatamente dopo si sente un rumore assordante e il tetto crolla sulla folla seppellendo tutti quanti. Il momento è tragico e sembra infinito, ma il tutto dura solo un attimo e la tranquillità non tarda a tornare. Uno dei peggiori terremoto della storia ha colpito Siviglia distruggendo le costruzioni più imponenti e anche la vita di numerose persone. Tra le persone presenti nella cattedrale alla Messa di commemorazione dei defunti, si trova anche Dona Julia, ma, quando riapre gli occhi, è illesa ed è stata solo sfiorata da una pietra con una strana iscrizione. Appena riesce a raccapezzarsi, si alza e fugge dal luogo del disastro per raggiungere la sua stamperia, una delle più grandi della città, dove lavora il suo apprendista Léon de Montenegro. La passione tra i due è sempre stata latente, ma ora esplode e Dona Julia decide di sposare il suo apprendista che viene da Malta nonostante l’opposizione della famiglia. Ben presto, però, scopre che il suo amato ha un segreto da nascondere. Léon, infatti, fa parte dell’Ordine Cavalleresco degli Ospedalieri ed è stato mandato nella città spagnola per ritrovare un documento smarrito.... che contiene le regole di una partita a scacchi fra i sovrani cattolici e quelli mussulmani.... Bello Lo consiglio!