Libro di rara piacevolezza, caratterizzato da una leggerezza ed ironia di scrittura difficili tra trovare. Si legge in un soffio ed è un dispiacere arrivare alla fine. Un giallo classico, fatto di osservazioni ed interrogatori, che allo stesso tempo descrive con occhio sagace e salace la società dell'italia dell'800 subito dopo l'Unità. Spassosi anche gli interventi dell'autore che ogni tanto, abbandonando per qualche riga la narrazione, si inserisce nel racconto per fare ironici parallelismi con la società di oggi. Malvaldi stesso alla fine sottolinea che nomi e riferimenti (ah Lapo ,Lapo) non sono casuali, ma questo risultava chiaro nella lettura. Adoro la sua scrittura,così scorrevole e pungente, a volte basta un solo aggettivo messo nel posto giusto per rendere la frase estremamente spassosa. Sorriderete e riderete molto leggendo questo libro,che sicuramente non fa rimpiangere gli spassosi vecchietti del BarLume. Altro consiglio: se ne avrete l'occasione ,non perdetevi le presentazioni con l'autore che non solo scrive bene ma è anche estremamente simpatico .