Tornano i quattro irresistibili tetraventenni del BarLume in una storia che questa volta è decisamente più " gialla " delle precedenti. L'intreccio è più complesso e occupa una parte maggiore del libro, forse un po' a scapito delle figure dei simpatici ed incontenibili " renitenti alla tomba".La forza di questa serie sono stati indubbiamente i suoi personaggi , sia i vecchietti che il Barrista , ma in quest'ultimo i primi sono forse un pochino meno presenti, purtroppo. Ecco, a chi non avesse mai letto nessun libro della serie del BarLume, consiglierei forse di non iniziare da questo, ma di leggerli in ordine di uscita. Qui un po' si sente che ci si sta avvicinando alla fine di un 'avventura, pare infatti che questo sarà l'ultimo della serie, perchè, come detto dall'autore, è sempre più difficile non cadere nella sindrome della "Signora in giallo " ed immaginare che in un paesino di poche migliaia di anime venga compiuto un delitto l'anno. Sempre scorrevole, leggera, ironica e divertente la scrittura di Malvaldi,probabilmente il suo pregio più grande Alcune riflessioni sono veramente spassose, penso persino potrei adorare la chimica se me la spiegasse lui .