Un libro molto lungo circa 817 pagine ma che si legge tutto d'un fiato anche se a volte è ripetitivo. Mauro Corona è uno scrittore sui generis nasce sul carretto dei genitori friulani Domenico Corona e Lucia Filippin, venditori ambulanti, sulla strada che da Piné porta a Trento. Dopo i primi anni dell’infanzia passati in Trentino ritorna con la famiglia a Erto, il paese d’origine. Lì vive in prima persona la tragedia del Vajont. Ha ereditato dal nonno scultore la passione per il legno e dal padre cacciatore la passione per le cime.Ed erto è il protagonista assoluto di questo romanzo questa storia di Neve Corona Menin, l’unica bimba nata nel gelido inverno del 1919, è qualche cosa di straordinario, come del resto lo è la protagonista. Sospeso fra realtà e fantasia, con escursioni anche nel campo dell’horror, il romanzo ha una forza travolgente, grazie a un testo vitale e particolarmente suggestivo.Neve è la parte buona della strega Melissa, tornata nel mondo per porre rimedio ai torti commessi in vita, una specie di santa in grado di miracolare, come in effetti ogni tanto fa, ma vittima della cupidigia del padre teso ad arricchirsi grazie alle straordinarie qualità della figlia, in un egoismo cieco e sordo, che porterà a una serie di disgrazie e di delitti di raccapricciante efferatezza.Una intensa narrazione che non mi ha mai stancato lo consiglio!