857 pag non mi è piaciuto come non mi sono piaciuti, a suo tempo, gli altri due. ogni volta mi sono sentita dire che "il prossimo è meglio", ma per quanto mi riguarda ho un ricordo decente solo del primo. il personaggio più interessante è lisbeth che nel terzo compare molto, ma tra ospedale e prigione ha un raggio d'azione molto limitato (se non verso il finale) l'autore infila personaggi e nomi per tutta la durata del romanzo, personaggi che, per la maggior parte spariranno entro le due pagine successive. tutto questo appesantisce la storia e la rallenta. ci sono un mucchio di ricerche (le fanno lisbeth, mikael, i poliziotti, gli altri giornalisti...), ma poco "movimento". per ovviare l'autore ci infila altre storie traverse come lo stalker di erika oppure il suo trasferimento lavorativo, ma mi sembra abbiano poco senso e che siano messe lì acaso per fare volume. non mi spiego il successo di un libro (e di una trilogia) che ha un solo grande punto di forza: lisbeth, che viene però "schiacciata" da altri personaggi e da storie meno importanti