Straordinario! E’ incredibile come questa scrittura ariosa, leggera sia nello stesso tempo intensa e profonda, talmente profonda da farmi entrare in simbiosi con Marianna e vivere con lei tutta la gamma di emozioni che attraversa la sua vita di donna. Ho sofferto con lei la mancanza di libertà, che il suo ruolo di nobildonna esigeva, l’incapacità di comunicare col mondo esterno che il suo handicap le imponeva (era sordomuta), la sua femminilità oltraggiate e abusata, ed infine ritrovata, la gioia e la passione della lettura e alla fine la fuga da un mondo in cui primeggia l’egoismo, l‘ipocrisia, la chiusura, la rigidità e la mancanza di spazio per le persone e i sentimenti. Marianna, una donna che ammiro per la capacità di guardare in se stessa, per il coraggio di essere donna fino in fondo, di avere le proprie idee e soprattutto il coraggio di lasciare il mondo conosciuto e famigliare per intraprendere un viaggio…che donna! Una frase mi ha colpito: “Uscire da un libro è come uscire dal meglio di sé. Passare dagli archi soffici e ariosi della mente alle goffaggini di un corpo accattone in cerca di qualunque cosa è comunque una resa.” Bellissimo questo libro!