Al ricordo della prima lettura avvenuta all'epoca delle scuole superiori avevo dato 4 stelline... chissà cosa mi ricordavo... alla seconda lettura (oggi) l'ho trovato di una noia mortale! Però in questo sta la bravura di Flaubert: l'aver saputo trasmetterci attraverso tutte le descrizioni minuziose di luoghi e personaggi lo stato d'animo di Emma, la noia e l'insofferenza che prova questa donna perennemente scontenta, inappagata... una sognatrice che non si vuole arrendere a vivere in modo remissivo com'era consuetudine per una donna di quell'epoca, ma desidera l'avventura, l'amore travolgente... poi quando lo trova opprime a tal punto i suoi amanti talmente è assillante, soffocante e capricciosa, che questi si danno alla fuga. Una donna disadattata che non riesce ad instaurare un rapporto sano con nessuno, tantomeno col marito troppo accondiscendente e arrendevole, privo di carattere. Ma vogliamo parlare dei personaggi che popolano il paesino in cui si svolge la vicenda? Una serie di borghesi perbenisti, ipocriti e moralisti, uno su tutti Homais sempre pronto a dare consigli non richiesti, invadente... quasi quasi ho preferito la scaltrezza e l'arroganza del mercante Lheureux.