Raccolta di Poesie nate da un disagio interiore, dalla necessità di ritrovare un senso e una propria dimensione, in uno spazio sia fisico che spirituale. Rimorsi, rimpianti, tragedie, tradimenti, disprezzo nei confronti del comune pensiero, del comune agire. Un poeta “scomodo” che vive il presente in continua lotta con gli aneddoti del passato e perennemente tormentato da un avvenire enigmatico e sconosciuto. Una voce di protesta, ruvida, tagliente e soffocata dal timore, ci racconta la sua esperienza, decantando sia le meraviglie che il degrado della vita. Una voce speranzosa si alterna a note di sconforto, ricordando a tutti che la vita non è altro che una grande opera che fluttua nella menzogna. Un occhio critico che traccia il percorso di un individuo, che si ritrova costantemente dinanzi all’ ottusismo e alla malvagità della società-madre di cui è figlio.