La vicenda ha il suo incipit a Sữchow, una ridente città del sud della Cina, quando Luna di Primavera, la protagonista appunto, è solo una bimbetta che, a 5 anni, capricciosa e intelligente, darà già modo agli adulti di capire che è una vera bomba ad orologeria ancora implosa, e solo assopita, la quale, avrebbe lasciato traccia di sé in tutti i frammenti scagliati dalla violenza se fosse esplosa.Nata in una grande famiglia mandarina di letterati, il ceto nobile di allora, Luna di Primavera imparerà a leggere e scrivere, contrariamente a ciò che prevedeva la tradizione cinese per le bambine, grazie ad uno zio paterno reduce dagli studi in America (usanza molto di moda nella Cina di fine impero) e, suo malgrado, si sottoporrà alla disumana tradizione di fasciarsi i piedi, con l'intento di fermarne la crescita per farli restare per sempre piccoli e "graziosi" come due "gigli dorati"A 16 anni sposerà un giovane letterato del nord (di Pechino), Felice Promessa, scelto appositamente dallo zio di cui sopra, reduce anch'egli come il parente della sposa, da studi in occidente. Il giovane è, a sua volta, figlio di un letterato di una grande e nobile famiglia, da sempre al servizio dell'imperatore, anche se sarebbe il caso di dire, dell'imperatrice vedova e madre dell'inetto sovrano dell'epoca, pesantemente manipolato dalla genitrice. A due anni dal matrimonio, Luna di Primavera darà al marito una splendida figlia, Giada Lucente, che il padre, per una serie di circostanze, non conoscerà mai. Siamo nel periodo xenofobo, caratterizzato dalla cruenta rivolta dei Boxer, che non tollerava, sul suolo cinese, né stranieri, né cinesi in contatto con l'occidente e i diavoli stranieri, considerati, per questo, dei traditori. Una rivolta, questa, che sarà soffocata in fiumi di sangue innocente versato da entrambe le fazioni. Tornata a Sữchow, Luna di Primavera ritroverà negli ombreggiati cortili della sua splendida dimora, la Pagoda d'Inchiostro, la famiglia di un tempo, più la moglie dello zio anziano, divenuto ormai il Venerabile del Clan dei Chang; i due figli di lui, più un orfanello adottato, Venti d'Agosto, che avrà, nel romanzo, un ruolo, se non da protagonista, ma almeno fondamentale. Gli anni passeranno e a Luna di Primavera capiterà di divenire di nuovo madre, questa volta di un maschio, che con la sua vita s'incrocerà in modo singolare e del tutto diverso dagli schemi convenzionali. Non rivelerò i particolari, poiché vi rovinerei, cari amici, il piacere di leggere questo bel libro. Mi limiterò solo a dire che essendo il romanzo ambientato lungo l'arco di quasi un secolo, le vicissitudini affrontate dalla protagonista, per prima, e di tutti gli altri, poi, risulteranno strettamente legate alle vicende politiche come la caduta dell'impero, la proclamazione della repubblica, da parte di Sun Yat-Sen, la fondazione del Kuomintang e del partito comunista. Entrambi i figli di Luna di Primavera vivranno in prima persona e sulla propria pelle l'evolversi degli eventi e, se una diverrà un'attivista politica assieme al marito, l'altro sposerà una giornalista americana ed emigrerà, nel 1947, negli USA, proprio per salvarsi dalla furia impazzita della guerra civile. Il destino, con i due fratelli, opererà in modo diverso e…Sta a voi, amici lettori, adesso scoprire che cosa ha riservato loro. Qui dirò soltanto che la protagonista, Luna di Primavera, sin dalla gioventù, saprà di essere destinata a vivere una vita molto lunga e che riuscirà a vedere, contemporaneamente, cinque generazioni della sua famiglia riunite sotto i suoi occhi, evento del futuro che aveva appreso, in gioventù, grazie ad una profezia rivelatale dalla nonna paterna, la quale profezia, arrivata a 90 anni suonati, non credeva più di poter realizzare, ma che grazie al figlio, all'improvviso, avrà la fortuna di vedere. Fonte http://lepassionidellamenteedelmiocuore.blogspot.com/2008/02/il-viaggio-di-un-secolo.html