I sonetti di William Shakespeare
  • 9788877990846
  • La vita felice
  • 2008

I sonetti di William Shakespeare

di William Shalespeare

Da quando nel 1609 un editore pirata pubblicò la raccolta dei 154 sonetti dì Shakespeare, il mistero shakespeariano ha avuto un elemento in più per infittirsi. Poiché infatti i primi 126 sonetti appaiono dominati dalla figura dì un giovane amico, il "fair friend", mentre al centro dei rimanenti 28 sta un personaggio femminile, la "dark lady", ci sì è a lungo ostinati a rintracciarne la reale identità, nell'illusione dì trarre dal canzoniere qualche dato sulla biografia dell'autore. Fonte http://www.lafeltrinelli.it/products/9788877990846/I_sonetti/William_Shakespeare.html


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Commenti (2)

08/09/2011 - sofia
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Oltre che drammaturgo William Shakespeare scrisse moltissime poesie e poemi, ma I sonetti sono sicuramente la sua opera più intima e seducente: Analizzandoli attentamente è stato scoperto che una parte sono dedicati ad un uomo si pensa un benefattore di William e altri ad una dama chiamata "dark Lady" una donna forte e volitiva forse un'amante.Sono stati scritti 4 secoli fa, ma le considerazioni sull'amore, sul bene e il male o la rabbia e la paura,ma soprattutto la disperazione del vivere hanno echi attuali e sembrano scritti da un poeta dei giorni nostri. Come per esempio il sonetto n.18 "Devo paragonarti a un giorno d’estate? Tu sei più bello e più temperato. Tempestosi venti scuotono i cari boccioli di Maggio E la durata dell'estate ha una scadenza troppo breve Talvolta troppo caldo l’occhio del cielo splende E spesso il suo aspetto dorato è oscurato E ogni bellezza dalla bellezza presto o tardi declina Dal caso o dal mutevole corso della Natura privata di ornamenti Ma la tua eterna estate non appassirà Nè perderà possesso di quella bellezza di cui sei in debito nè si vanterà la morte che tu vaghi nella sua ombra Quando in versi eterni nel tempo tu crescerai Finchè gli uomini potrenno respirare o gli occhi vedere Tanto vivrà questa poesia, e questa darà vita a te." Parte da una domanda per svolgere tutto il tema poetico, utilizzando un linguaggio che attira . Una goduria per chi ama la poesia leggere i sonetti meglio ancora sarebbe per chi conosce l'inglese leggerli nella lingua originale.Sia quel che sia una lettura che in ogni caso arricchisce e che consiglio!

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15/04/2014 - fra_paga
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Ci sono due Shakespeare ben distinti che, soprattutto leggendo i Sonetti, è doveroso separare: quello in lingua originale e quello tradotto. Se nelle opere teatrali la traduzione adombra solo minimamente la grandiosità del risultato finale, nei sonetti (purtroppo) la contaminazione è deleteria. 154 sonetti che in lingua inglese risuonano come musica idilliaca ma che nella traduzione perdono le assonanze facendoci concentrare solo sui contenuti con un risultato altalenante: soprattutto nei primi 100, la ripetitività diventa soporifera e a volte addirittura irritante per un'atmosfera adulatoria omnipresente. Voto 6.5

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