Fino al XIII secolo tutta la Calabria meridionale parlava greco, oggi sono appena due i paesi calabresi in cui il grecanico sopravvive accanto al dialetto e alla lingua italiana: Roghudi e Gallicianò. Questo libro racconta per intero la storia dei grecanici della Vallata dell’Amendolea e di tappa in tappa mostra come una cultura, quella egemone, abbia compresso, eroso e messo in ginocchio un’altra cultura, cultura di minoranze, fino a farla scomparire quasi del tutto. Il volume vuole segnalare questo allarme per riscoprire, riprendere e conservare una lingua tanto antica quanto affascinante: la lingua dei Greci di Calabria.