La fucina del diavolo
  • 9788862733540
  • Bastogi Editrice Italiana
  • 2011

La fucina del diavolo

di Ennio Valtergano

26 gennaio 1496. Nel cielo terso del Montefeltro si assiste a un fenomeno prodigioso: in pieno giorno la volta celeste è solcata da misteriose scie luminose precedute da una dozzina di boati, in­spiegabili data l’assenza di nuvole. Qualche tempo dopo la gente della Valdinoce raccoglie alcuni sassi dall’aspetto insolito che, nell’immaginazione popolare, paiono scaturiti dalla fucina del diavolo. Su di essi si concentra l’attenzione di un manipolo di studiosi aderenti a un’organizzazione clandestina facente capo a Cornelio Adinolfi e alla quale non è estranea Eliside, enigmatica figura di donna nota ai più come la Signora del borgo. L’idea è che le misteriose pietre cadute dal cielo possano gettare nuova luce sulla natura dell’universo, una luce che spazzerebbe vie le vecchie idee ancorate al sistema di pensiero aristotelico e incardi­nate nella concezione biblica del mondo. Nel tentativo di recuperare i reperti di Valdinoce si inserisce un bieco disegno di vendetta e i misteriosi sassi diventano cataliz­zatori dei sentimenti più disparati, dal tradimento al senso dell’onore, dalla turpitudine all’abnegazione. La vicenda è il seguito naturale di quella narrata in La Signora del borgo e anche qui, come già nel primo romanzo di Ennio Valtergano, il lettore resterà preso e affascinato dalla straordinaria figura di Giselle e dalla sua dimensione di donna senza tempo Dalla quarta di copertina


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Commenti (1)

01/09/2012 - sofia
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Sequel de La Signora del Borgo di Ennio Valtergano, La fucina del diavolo si presenta come un thriller storico di grande efficacia. I protagonisti che troviamo giànel primo romanzo sono interessati da un fenomeno celeste che un cavaliere ha visto in prima persona . Il suo cavallo si era rifiutato di proseguire, subito dopo una serie infinita di tuoni, pur essendo il cielo sereno, vegono uditi dal cavaliere impaurito e dopo un istante vede “bolidi di un bagliore accecante” che attraversano il cielo.Il cavaliere pensa a un terribile presagio che viene dal cielo per punire l'omicidio appena commesso due giorni prima...Questo l'antefatto e le persone che successivamente raccolgono quelle strane pietre pensano siano scaturite dalla "fucina del diavolo".Attorno a queste pietre inizia così la ricerca di un gruppo di studiosi (capeggiati da Cornelio Adinolfi), i quali si adoperano per capire i misteri più reconditi dell'universo e di quei dogmi che risalgono alla dottrina aristotelica e al sapere biblico-teologico. Le figure femminili già conosciute nel primo libro Giselle Gi, intensa e “senza tempo”, e Eliside, l'enigmatica “Signora del Borgo” saranno coinvolte in questa ricerca. Ma il cavaliere che aveva assistito al fenomeno era l'ex- magistrato che aveva cercato di far processare Giselle dalla Santa Inquisizione ed è assetato di vendetta....Il romanzo frutto di accurate ricerche storiche e filosofiche dell'autore diventa così un complesso romanzo storico pieno di vicende e intrighi propri del periodo che va a cavallo tra Medioevo e Rinascimento, tra magia e razionalità, occultismo e scienza. Lo stile ricercato e sapiente che richiama i famosi romanzi dell'800 può, a volte può allontanare il lettore che non sia abituato ad un linguaggio erudito che magari ritiene fuori moda.Ottima invece la ricostruzione storico-geografica e i costumi del tempo ben caratterizzati, tutte cose che mi hanno fatto amare il romanzo. Per questo consiglio la lettura agli amanti del buon stile e delle storie complicate che hanno caratterizzato il nostro passato.

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