Sequel de La Signora del Borgo di Ennio Valtergano, La fucina del diavolo si presenta come un thriller storico di grande efficacia. I protagonisti che troviamo giànel primo romanzo sono interessati da un fenomeno celeste che un cavaliere ha visto in prima persona . Il suo cavallo si era rifiutato di proseguire, subito dopo una serie infinita di tuoni, pur essendo il cielo sereno, vegono uditi dal cavaliere impaurito e dopo un istante vede “bolidi di un bagliore accecante” che attraversano il cielo.Il cavaliere pensa a un terribile presagio che viene dal cielo per punire l'omicidio appena commesso due giorni prima...Questo l'antefatto e le persone che successivamente raccolgono quelle strane pietre pensano siano scaturite dalla "fucina del diavolo".Attorno a queste pietre inizia così la ricerca di un gruppo di studiosi (capeggiati da Cornelio Adinolfi), i quali si adoperano per capire i misteri più reconditi dell'universo e di quei dogmi che risalgono alla dottrina aristotelica e al sapere biblico-teologico. Le figure femminili già conosciute nel primo libro Giselle Gi, intensa e “senza tempo”, e Eliside, l'enigmatica “Signora del Borgo” saranno coinvolte in questa ricerca. Ma il cavaliere che aveva assistito al fenomeno era l'ex- magistrato che aveva cercato di far processare Giselle dalla Santa Inquisizione ed è assetato di vendetta....Il romanzo frutto di accurate ricerche storiche e filosofiche dell'autore diventa così un complesso romanzo storico pieno di vicende e intrighi propri del periodo che va a cavallo tra Medioevo e Rinascimento, tra magia e razionalità, occultismo e scienza. Lo stile ricercato e sapiente che richiama i famosi romanzi dell'800 può, a volte può allontanare il lettore che non sia abituato ad un linguaggio erudito che magari ritiene fuori moda.Ottima invece la ricostruzione storico-geografica e i costumi del tempo ben caratterizzati, tutte cose che mi hanno fatto amare il romanzo. Per questo consiglio la lettura agli amanti del buon stile e delle storie complicate che hanno caratterizzato il nostro passato.