Lo sguardo di uno sconosciuto

bel giallo mi è piaciuto più che per la trama, un po' lenta e un po' stiracchiata, per lo stile. una bambina viene rapita dallo "scemo del villaggio" praticamente fuori della porta di casa. non le fa nulla di male e dopo qualche ora la riaccompagna a casa (prima incongruenza l'ispettore sejer di questo caso non si preoccupa minimamente, nemmeno sgrida il ragazzo!). la bimba raccont poi alla mamma che in riva al lgo tornando a casa hanno visto una ragazza morta. e finalmente sejer indaga. la ragazza è annie, bella e sportiva appena quindicenne. è completamente nuda, ma non ha segni di violenza è stata annegata da qualcuno molto forte. considerato che non dava confidenza a nessuno doveva essere una persona che conosceva bene. e sejer indaga tra i familiari e i vicini scovando segreti nascosti, grandi ipocrisie diero facciate di perbenismo. SPOILER. ad ucciderla è stato un vicino benestante ed educato, che un anno prima aveva soffocato il figlioletto facendo poi passare tutto per un incidente. la moglie aveva sospettato senza dire niente (!) ed annie, che era la baby sitter del bimbo, aveva visto qualcosa che l'aveva insospettita passando per caso (sob) davanti la finestra della cucina. forse lo aveva minacciato di raccontare tutto (dopo un anno?), forse lui si era spaventato fatto sta che l'aveva annegata e poi spogliata. finale orribile: "lo scemo" riaspetta la bambina fuori di casa per rapirla di nuovo (ma la mamma non aveva imparato proprio niente??)