"La verità ce l'hai davanti agli occhi...."
Un libro deludente, scritto in maniera elementare, dove i protagonisti sono sosia di personaggi di cui sono pieni i rotocalchi (lo sciatore, il calciatore, la bella ballerina ecc.). Una storia banale che è un mix di tutto quello che quotidianamente vediamo nei notiziari tutte le sere. Ci sono due ragazze Ginevra e Carlotta, bellissime, una bionda e una mora, che sono amiche inseparabili, c'è Fabrizio ragazzo che non conclude niente negli studi, ormai quarantenne, un sex symbol ormai al tramonto, ci sono un calciatore e uno sciatore che ogni sera passano da una festa all'altra, hanno mille donne e sono sempre scontenti della loro vita, c'è la ballerina che una sera subisce un'aggressione che le sfregia il volto e la chiude in un eterno silenzio, c'è un colpevole al quale è necessario dare un volto ed un perchè a ciò che ha fatto, Leggi la trama e vedi il grande successo di pubblico riscosso, pensi di avere fra le mano un buon libro, ti ritrovi con una pessima scelta e ti rammarichi di aver perso del tempo!
Mi chiedo perchè una copertina così brutta per un libro così "diverso".
Mi chiedo anche perchè così tanti commenti negativi e così tante spade levate all'urlo "sprecate le stelline!" considerando le 5 stelle date ad autori molto meno interessanti ed originali (ma in compenso mooolto conosciuti e osannati dai mass... sarà per quello?!)
Ricorda molto Ammaniti, ma non ne è una brutta copia, il libro regge in piedi da solo senza fare troppi paragoni; è intrigante, irriverente, volgare e soddisfacente.
All'inizio spiazza: troppi personaggi, troppe storie, troppi intrecci, viene la tentazione di lasciar perdere.
per fortuna sono una capa tosta, di mollare non se ne parla e pian piano tutto ha avuto un senso.
Fabrizio e Carlotta, la povera Consuelo, quel pezzo di ghiaccio di Ginevra... sono ancora qui a pensarci!
è quasi un passatempo ritrovare le vecchie canzoni, riconoscere i personaggi del libro nella realtà (riferimenti a luoghi e persone reali...), ridacchiare alle sue descrizioni poco politically correct e per finire commuovermi (poco, eh) di fronte ad una storia d'amore così reale da trovarmici dentro a forza.