Follia
  • 9788845913600
  • Adelphi
  • 1998

Follia

di McGrath Patrick

Una grande storia di amore e morte e della perversione dell'occhio clinico che la osserva. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre il caso clinico più perturbante della sua carriera: la passione tra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra, e Edgar Stark, artista detenuto per uxoricidio. Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la "follia" che percorre il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche nell'occhio clinico che ce lo racconta.


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Commenti (7)

17/10/2011 - sofia
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Incipit “Le storie d’amore catastrofiche contraddistinte da ossessione sessuale sono un mio interesse professionale ormai da molti anni. Si tratta di relazioni la cui durata e la cui intensità differiscono sensibilmente, ma che tendono ad attraversare fasi molto simili: riconoscimento, identificazione, organizzazione, struttura, complicazione…” Follia di Patrick McGrath:Nato a Londra nel 1950. Ha subito le influenze del padre che lavorava come psichiatra in un manicomio criminale, luogo in cui Patrick da bambino trascorreva molto tempo. McGrath a dispetto delle aspettative del padre non si indirizza al mestiere dello psichiatra, preferendo quello dello scrittore. Tra le sue opere: “Il morbo di Haggard” e “Grottesco“.Forse il libro andrebbe letto due volte e vi spiego il perchè ad una prima lettura quello che colpisce di più è la storia di una amore appassionato e folle fra Stella Raphael moglie del vicedirettore dell’ospedale psichiatrico ove si svolge la storia e Edgar Stark, un paziente del dottor Cleave rinchiuso nel manicomio per aver ucciso e decapitato la moglie di cui era ossessivamente geloso. Il dottor Peter Cleave racconta la storia di questo amore apparentemente con occhio distaccato e benevolo, ma rileggendo il libro ci si accorgerà che la sua narrazione non è totalmente staccata e l'interesse per Stella è molto più personale di quel che non si evinca da una prima lettura.Una caratterisca che ci porterà a riconoscere il genio narrativo di MCGrath e una sconcertante tesi sulla inattendibilità del narratore. Forte il risvolto psicologico in tutto il romanzo Stella è attratta da Edgar e se ne innamora forse per la sua personalità eversiva e Il dottor Cleaver è perfino cinico nell'affermare:“John Archer mi riferiva tutto. Aveva un occhio molto acuto ed una mente subdola quasi quanto quella di Edgar; mi aveva messo al corrente fin da subito dell’ amicizia sempre più stretta tra il mio paziente e Stella Forse sbagliai ma avevo deciso di non intervenire. Ero curioso. Edgar non vedeva una donna da cinque anni.”La narrazione a tratti passa a Stella in un gioco di rimbalzo che raramente ho trovato in altri romanzi. La trama si snoda quasi con tema di giallo ma l'amore tormentato di stella è talmente tragico che a volte mi sembrava di ritornare alla Madame Bovary di Flaubert anche se l'atmosfera è sicuramente più morbosa e "folle".Un capolavoro da leggere con attenzione e se si può rileggerlo nel tempo.

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27/05/2012 - amneris
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Da rileggere, sicuramente. Per lo meno desidero dargli una seconda chance. Tutti continuano a parlarmene in maniera entusiastica, io dalla prima lettura ho ricavato solo la sensazione di una scrittura monocorde, senza un brivido, quasi da relazione medico-legale degli accadimenti. E sì che la storia è avvincente e intrigante! Da rileggere.</p><p>Agosto 2009: riletto a distanza di cinque anni, d'un fiato. Il mio modo di pensare la lettura è cambiato e infatti oggi non ho trovato più così monocorde lo stile, e anzi, lo stile asciutto rende più vivo e vibrante l'inquietudine e la passione che trasuda da questa storia. Bellissimo. Ogni libro che non si è amato bisognerebbe rileggerlo con il senno di poi...

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09/07/2012 - Ametista
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Una donna ama tanto un uomo al punto tale da annullarsi, perdere le forze, il marito con impotenza, e vane speranze, assiste allo sfacelo della famiglia, al male che un figlio riceve dalla propria madre...

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27/11/2012 - debnik
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Storia affascinante che non riesce però ad apparire così scandalosa o scabrosa come pare sia l'intento dell'autore o del suo personaggio. Ci potrebbe essere un finale shock ma si intravede spesso durante le pagine e l'interpretazione dello psichiatra così come l'esplicitazione dei suoi dubbi portano a capirlo perdendo così la suspence della lettura. Peccato.

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18/07/2014 - simona72
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Coinvolgente romanzo psicologico, la storia di un'ossessione ai limiti della follia in un crescendo.. il lettore rimane attaccato alle pagine fino alla fine del libro.. bellissimo!!!

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24/08/2017 - Tesesempreastroz
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è un libro che ha un'età, nel senso che per leggerlo bisogna aver messo dietro la porta un bel fagotto di dolore. bisogna averlo provato per riconoscerlo. ho letto questo libro da ragazzina e non c'avevo capito niente!. amore.... ma mica l'amore può far male... mica può far impazzire... l'amore è tutto fiorellini e cuoricini. poi sono cresciuta, ho fatto un figlio, ho amato e odiato ed ecco che il libro era lì, non lo avevo dimenticato, ma solo messo da parte. in attesa. l'ho riletto parecchie volte da allora e mi ha fatto riflettere, mi ha tolto il sonno, mi ha fatto piangere. capivo tutto. sapevo perchè lei ragionava così, perchè faceva quello che faceva, perchè sbagliava, perchè si faceva del male... non condividevo ma finalmente riuscivo a comprendere

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03/11/2018 - fra_paga
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Stile semplice che riesce comunque a gestire egregiamente una buona analisi psicologica, fondamentale per fare di Follia un'opera sopra la media. Peccato che questa analisi non venga applicata su tutti i personaggi, alcuni dei quali per la delicatezza della situazione avrebbero meritato più approfondimento. Voto 7+

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