Sostiene Pereira
  • 9788820103941
  • Feltrinelli
  • 2003

Sostiene Pereira

di Antonio Tabucchi

Premio Campiello 1994. "Tabucchi è convinto che è arrivato il tempo in cui dobbiamo chiedere anche alla letteratura di dire la verità: non la verità metafisica e del cuore, ma proprio la verità degli uomini, quella della loro condizione storica, dei pericoli che stanno correndo, degli assassini di cui sono autori e vittime" (Angelo Guglielmi) Fonte http://www.ibs.it/code/9788807813818/tabucchi-antonio/sostiene-pereira-una.html


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Commenti (3)

06/05/2012 - sofia
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Pereira viene definito dal suo autore Antonio Tabucchi "un personaggio in cerca di autore" perchè gli si presenta insistentemente alla mente. In Sostiene Pereira ci sarà ricorrente questo termine "sostiene" ricorrente in ogni pagina il sintagma ha lo scopo di catturare il lettore sulle vicende di questo eroe sui generis.Pereira o meglio il Dottor Pereira vive a Lisbona nel 1934 è vedovo ed avanti con gli anni.Di professione fa il direttore di un giornale pomeridiano il Lisboa e dopo aver letto un saggio sulla morte che lo ha molto colpito contatta l'autore.Dopo averlo conosciuto loingaggia per scrivere dei necrologi di autori ancora viventi affinchè in caso di dipartita il modesto giornale Lisboa sia pronto a scriverne una breve biografia. Il giovane Francesco Monteiro Rossi in effetti gli scriverà dei necrologi, ma per Pereira sarà impossibile pubblicarli perchè intrisi di teorie socialiste e anarchiche che sicuramente non possono essere approvate dalla censura del regime del dittatore Salazar che all'epoca governa il Portogallo.La conoscenza con questo giovane scatenerà però nel nostro eroe una serie di processi mentali che lo porteranno ad essere coscente di dover fare qualcosa contro l'orrore che si sta profilando con i nazisti in Germania, i fascisti in Italia, la guerra civile in Spagna. Tabucchi rivela che il nome Pereira non è stato dato a caso al suo personaggio «"pereira" significa "albero del pero", e come tutti i nomi degli alberi da frutto è un cognome di origine ebraica, così come in Italia i cognomi di origine ebraica sono nomi di città. Con questo volli subito rendere omaggio a un popolo che ha lasciato una grande traccia nella civiltà portoghese e che ha subito le grandi ingiustizie della storia». Conoscere Monteiro e la sua ragazza Marta porterà Pereira a pensare «Se loro avessero ragione la mia vita non avrebbe senso, non avrebbe senso aver studiato lettere a Coimbra e aver sempre creduto che la letteratura fosse la cosa più importante del mondo, non avrebbe senso che io diriga la pagina culturale di questo giornale del pomeriggio dove non posso esprimere la mia opinione e devo pubblicare racconti dell’Ottocento francese, non avrebbe senso più niente, ed è di questo che sento il bisogno di pentirmi, come se io fossi un’altra persona e non il Pereira che ha sempre fatto il giornalista, come se io dovessi rinnegare qualcosa».Il romanzo può essere definito storico per i frequenti riferimenti alla situazione di quei tempi e più che il giornalista Pereira sarà Manuel il titolare del Cafè Orquidea presso cui il protagonista consuma solitamente il pasto abituale: omelette alle erbe e limonata ad essere al corrente delle notizie grazie ad un amico che ascolta radio Londra. I giornali infatti non potevano pubblicare se non notizie effimere solo approvate dalla censura. Quando Pereira andrà a curarsi in una clinica talassoterapica la conoscenza con il Dottor Cardoso lo renderà consapevole che anche la letteratura può servire a risvegliare le coscienze. E alla fine Pereira scoprirà il valore del coraggio per far trionfare la libertà almeno è quello che lui "sostiene". Un bel libro che all'inizio sembra scritto in una prosa quasi troppo semplice, ma che arrivati alla fine si scopre molto profondo. Consigliato!(uno dei più bei libri che abbia mai letto...)

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07/05/2012 - Gino
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Sostiene Pereira, può essere considerato un romanzo storico. La frase «Sostiene Pereira», ripetuto in ogni pagina del romanzo, serve a far sì che il lettore concentri la sua attenzione su quello che Tabucchi considera «un personaggio in cerca di autore». In Pereira si riscontra il fare tipico dell’eroe che tende alla libertà del suo popolo, arrivando a schierarsi contro l’ordine costituito: Avverrà nella parte finale dell’opera e precisamente nel momento in cui Pereira, vecchio, stanco e quasi rassegnato, scoprirà nuovamente il piacere di battersi per un ideale. La trama del romanzo, ambientato a Lisbona nel 1934, si svolge durante la dittatura di Salazar e alla vigilia di uno dei più grandi disastri della storia. Pereira è solo «un oscuro direttore della pagina culturale di un modesto giornale del pomeriggio», il «Lisboa». È un vedovo, grasso e attempato. In seguito alla lettura di un saggio sulla morte, conosce un ragazzo, Francesco Monteiro Rossi, scrittore di necrologi che accompagnano la scomparsa di eminenti personalità della cultura portoghese. I coccodrilli che il giovane redige tuttavia non possono essere pubblicati, intrisi come sono di teorie socialiste e anarchiche, per il rischio di incorrere nella censura del regime. Altro personaggio di fondamentale rilievo all’interno della vicenda pare essere Manuel, un cameriere del Cafè Orquidea presso cui il protagonista consuma solitamente il pasto abituale: omelette e limonata. In virtù di queste frequentazioni, Pereira riflette sul ruolo dell’intellettuale nella società, il quale non si deve limitare a denunciare i soprusi, ma agire attivamente per la loro estirpazione. Durante il viaggio di ritorno da Coimbra, il giornalista conosce una donna ebrea e questo incontro non fa che rinforzare la necessità di impegnarsi attivamente; tesi condivisa dal dottor Cardoso, il medico di una clinica talassoterapica in cui Pereira è ricoverato. Egli propugna inoltre la tesi della confederazione delle anime e della compresenza di un io egemone che sovrasta gli altri. Monteiro Rossi morirà assassinato nella stessa abitazione di Pereira, suo temporaneo rifugio. La violenza di tale epilogo impressionerà così fortemente Pereira che egli sarà indotto, grazie anche alla spinta del suo medico curante, a denunciare l’uccisione e a pubblicare un articolo realista e crudo a riguardo. È tuttavia alla fine che il protagonista si rende conto della sua funzione nella società e dell’importante ruolo del giornalista e del suo anche modesto parere per compiere un processo di liberazione che nel Portogallo sarebbe avvenuto soltanto nel 1964. E così, grazie anche agli altri personaggi, da Monteiro Rossi al dottor Cardoso, che Pereira comprende l’entità del suo ruolo che consiste nel far coincidere le pagine della letteratura con le pagine della storia. Pereira vuole denunciare le ingiustizie della vita. Come per Lisistrata di Aristofane posso dire di aver apprezzato il messaggio ma non la forma, personalmente le troppe ripetizioni di “Sostiene” anche se ha un senso e la sistematicità del protagonista non hanno entusiasmato. "La filosofia sembra che si occupi solo della verità, ma forse dice solo fantasie, e la letteratura sempre che si occupi solo di fantasie, ma forse dice la verità." “[...] non puoi passare il resto della tua vita coltivando memorie.” “La smetta di frequentare il passato, cerchi di frequentare il futuro. Che bella espressione, disse Pereira, frequentare il futuro, che bella espressione, non mi sarebbe mai venuta in mente.”

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04/01/2022 - Frahorus
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Primo libro che leggo di Tabucchi, consigliatomi da anni da una mia cara amica, e finalmente riesco a divorarlo. Che dire, non si può rimanere indifferenti di fronte a un bravo scrittore come lui, che con delicatezza ci narra la vita di questo giornalista che scrive per la rubrica culturale del suo giornale di Lisbona: siamo nel 1938, anno cruciale perché vi è la dittatura di Salazar. Pereira, questo il nome del giornalista ormai quasi in pensione, ama la limonata e le frittate, ama parlare con la foto di sua moglie (è rimasto vedovo e non fa che pensare a lei). Farà presto amicizia con un ragazzo, Monteiro Rossi, che lo porterà a vedere il problema della censura del regime portoghese. Non ho molto altro da dire, consiglio vivamente la lettura di questo bel romanzo, Tabucchi bisogna leggerlo per innamorarsene.

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