La scrittura di Levy è lieve e senza velleità poetiche o letterarie di alcun genere e di questo bisogna dargli atto, non prova neppure a dimostrarne il contrario. Ma il modo di narrare è veloce e scorrevole, appassiona e intriga senza bisogno di sconvolgere il lettore. La trama è interessante e appassiona, si legge fino alla fine curiosi di scoprire se ci sarà il tanto agognato lieto fine oppure no, fino all'ultimo Levy non svela nulla, non c'è niente di prevedibile in questo romanzo. E questo è un bene. Forse, ma probabilmente mi sono lasciata già corrompere dai commenti di chi lo ha già letto, sarà un po' meno appassionante il suo seguito che comunque leggerò, sperando di trovarlo in libreria. C'è chi afferma che addirittura ancor non è in commercio, mentre c'è chi già lo recensisce... in ogni caso, sarò la prima in libreria a settembre a richiedere La prima stella della notte....