La scienza dell’incredibile. Come si formano credenze e convinzioni e perché le peggiori non muoiono mai
  • 9788807091759
  • Feltrinelli
  • 2023

La scienza dell’incredibile. Come si formano credenze e convinzioni e perché le peggiori non muoiono mai

di Massimo Polidoro

Ammettiamolo: la realtà se ne infischia di ciò in cui crediamo. Tuttavia, le nostre convinzioni trasformano il modo in cui percepiamo il mondo. Ma dove nascono e come si diffondono le credenze? Che cosa ci porta a sostenere le idee più insolite o totalmente assurde, a scambiare per prove inossidabili semplici suggestioni, illusioni o, al massimo, ideologie e atti di fede? Perché finiamo per contraddire anche l’evidenza dei fatti? E chi coltiva le convinzioni più estreme è solo un pazzo o piuttosto una vittima della manipolazione dei social? In realtà, la tecnologia si limita ad amplificare ciò che da sempre è radicato negli esseri umani: il bisogno di dare un senso a ciò che ci circonda. Per capire come si formano le nostre convinzioni occorre allora risalire alle origini per scoprire come l’evoluzione abbia reso il cervello un sistema formidabile per la sopravvivenza della nostra specie, anche credendo a cose decisamente false. Attraverso la narrazione di alcune storie incredibili, perlustreremo le radici biologiche e psicologiche che alimentano la necessità di credere e, ricorrendo alle ricerche più recenti, scopriremo le funzioni tuttora svolte dai sistemi di credenza. Nel corso del viaggio, acquisiremo familiarità con gli strumenti dell’indagine scientifica e, imparando a valutare l’attendibilità e la veridicità delle credenze, ci abitueremo a ragionare come scienziati, diventeremo consapevoli dei nostri limiti ed errori, saremo pronti a cambiare idea di fronte a evidenze solide che ci contraddicono e a trattare con chi non vuol dare retta alla ragione. Ma, soprattutto, impareremo a coltivare l’unico vero antidoto contro il pregiudizio e la superstizione: una curiosità inesauribile. Prefazione di Telmo Pievani.


Acquista su Amazon.it
Acquista su ibs.it

Commenti (1)

24/05/2023 - les75
utente
Trattare la tematica dei complotti, per quanto vari, bizzarri e ignoranti possano essere, non è sicuramente facile, dal momento che si registra giorno dopo giorno un fiorire di panzane in costante aumento, dalla Terra piatta ai Rettiliani, dalle scie chimiche a QAnon. Però dal segretario nazionale del CICAP ci si aspetta che affronti questa impresa nel migliore dei modi. Epperò il migliore dei modi, a mio parere, non è trasformare un saggio in un collage di citazioni di altri studiosi che hanno dibattuto sul tema. Sì, perché ciò che distingue un buon saggio da una buona tesina da studenti è che il primo dovrebbe prevalentemente mostrare ai suoi lettori il frutto delle proprie ricerche, del proprio lavoro, non il frutto del lavoro altrui. A uno studente preme dimostrare di essersi informato su un determinato tema e di avere assimilato le varie fonti autorevoli che l'hanno già sviscerato. Un autore "autorevole", invece, apporta qualcosa di nuovo su quel determinato tema, tanto da consegnare alla posterità un nuovo strumento di riflessione e dibattito. Qui, forse l'unico capitolo scritto in questo senso è l'ultimo. Un po' riduttivo per un divulgatore scientifico che ha deciso di spendere tutta la sua immagine nel culto indiscutibile del metodo scientifico, e che oltretutto cade nella trappola della religione. Allorquando si pretende di affrontare tematiche religiose ponendole sullo stesso piano delle scie chimiche, si dimostra di essere andati inevitabilmente fuori strada. La religione, qualsiasi tra quelle esistenti, non ha alcun bisogno di farsi riconoscere dal metodo scientifico: vive su un altro pianeta e si nutre di un diverso universo valoriale. Se il volume si fosse concentrato esclusivamente sui metodi scientificamente inappuntabili per sbufalare le fake news o su come affrontarle nella vita quotidiana, sarebbe stato molto meglio. E meglio ancora sarebbe stato ridurre il numero di citazioni, che non sempre conferiscono autorevolezza a un libro, soprattutto quando sono numericamente eccessive e ridondanti.

Leggi la recensione

Immagine non disponibile

Eravamo solo bambini

Vai al libro

Immagine non disponibile

Eravamo solo bambini

Vai al libro

Immagine non disponibile

Grandi gialli della Storia

Vai al libro

Immagine non disponibile

Titanic. Un viaggio che non dimenticherete

Vai al libro

Immagine non disponibile

La scienza dell’incredibile. Come si formano credenze e convinzioni e perché le peggiori non muoiono mai

Vai al libro