Espiazione

Un brano: "Il problema in questi cinquantanove anni è stato un altro: come può una scrittrice espiare le proprie colpe quando il suo potere assoluto di decidere i destini altrui la rende simile a Dio? Non esiste nessuno, nessuna entità superiore a cui possa fare appello, per riconciliarsi, per ottenere il perdono. Non c’è nulla al di fuori di lei. E’ la sua fantasia a sancire i limiti e i termini della storia. Non c’è espiazione per Dio, nè per il romanziere, nemmeno se fossero atei."Espiazione di Jan MacEvan Che dire di questo libro? Espiazione è come un buon vino d'annata per chi ama il buon vino, da assaporare lentamente provandone prima il profumo. Non ho visto il film per cui ho gustato la storia scritta mirabilmente da Jan MacEvan uno scrittore dal gusto innato per le parole azzeccate e messe nei momenti giusti. Espiazione è ambientato nel 1935 e all'autore serve quasi metà libro per spiegare cosa accadde alla protagonista Briony, una ragazzina di 13 anni che fraintende l'atteggiamento della sorella Cecilia e di Robbie, figlio della domestica, ma aiutato economicamente negli studi dal padrone di casa che crede nell'intelligenza del ragazzo.E' un romanzo sulla scrittura: Briony infatti si è scoperta scrittrice e ha preparato una pièce per festeggiare il ritorno del fratello Leon.I cuginetti sono ospiti nella casa dei Tallis e quindi ottima occasione per avere degli attori per la commediola....Salterà tutto.la commedia non si farà e Briony lancerà un'accusa infamante contro Robbie che per questo andrà in prigione. Un romanzo che si svolge in 3 parti e che parla anche della disfatta degli inglesi in guerra a Dunquerque.Ma Espiazione è il tema dominante,anche da vecchia Briony penserà a come riparare al terribile errore che ha fatto da bambina e che ha rovinato non solo la vita della sorella Cecilia e di Robbie, ma anche tutta la sua vita. Da leggere!

Espiazione è una riflessione molto profonda sui rischi della fantasia, ma anche sul suo potere riparatore, ma il prezzo della "visione" è così alto che non basta una vita per ripagarlo. Una ragazzina assiste a una violenza e si convince di aver riconosciuto il responsabile e fa condannare un innocente, rovinandolo e rovinandosi. La ragazzina crescerà, diventerà una scrittrice, ma non si libererà del peso dell'ingiustizia inferta a un innocente, alla propria sorella innamorata e in fin dei conti anche a se stessa. Ottimo libro con un intreccio avvincente unito ad un'ottima descrizione dell'epoca. I personaggi sono descritti minuziosamente in tutte le sfaccettature psicologiche e sociali. Tutto è ben studiato e calibrato e ha un fine preciso. Che è quello di far letteralmente entrare il lettore nella storia, di farlo diventare parte integrante della narrazione. Lo ritengo un ottimo romanzo elo consiglio vivamente

Prolisso, pesantissimo. La storia sarebbe anche intrigante, ma si perde in passaggi lunghissimi di azioni e momenti - a mio avviso - inutili all'economia del romanzo, che poi non avranno alcun peso sul raccontato e tralascia invece importantissimi aspetti della vicenda, della vita dei protagonisti dopo il fatto increscioso che la genera, e soprattutto le componenti intime, spirituali, che muteranno inesorabilmente la vita degli stessi. Sono sicurissima che il film (candidato all'Oscar mi pare) saprà coprire e valorizzare tutte quelle lacune che - sempre a mio parere - sono la causa determinante per affermare che questo libro è una prova mancata.

“Espiazione” è il primo romanzo che leggo di McEwan, mi ha piacevolmente coinvolto nella lettura, tra l’altro modo sobria e diversificata. Nel libro il tema centrale sicuramente è la colpa, o meglio lo sbaglio che una bambina decidere di fare e le ripercussioni che questo atto porteranno nella sua stessa vita, ma soprattutto nella vita di chi le sta intorno. La protagonista è una bambina di soli tredici anni, Briony Tallis, che sogna ed aspira a diventare una scrittrice; la bambina assiste ad un litigio tra la sorella e il futuro fidanzato Robbie, da qui tutto sarà una lenta reazione a catena, un insieme di equivoci, di coincidenze, di allineamenti beffardi, di visioni sporche che lasciano intendere ciò che in realtà non è. Tutto è un groviglio melmoso, maleodorante, nebuloso: delle foto, delle lettere, e infine la condanna. Lola, sua cugina, è stata veramente molestata da Robbie? Questa ingiuria costerà cara al giovane, che sarà destinato a vivere una vita di stenti, a portare un fagotto pesante, a scontare la pena, tutto ciò contornato dall’arrivo anche della guerra. Un universo di espiazione, quella di lei che a distanza di anni ancora non si dà pace, ma che con la demenza troverà la sua redenzione, e quella di lui, un giusto tra gli ingiusti.

Il tema della colpa e della sua espiazione sono o meglio sarebbero al centro della trama narrativa di questo libro. Dico sarebbero perché lo spazio che a mio parere lo scrittore avrebbe dovuto dare ad una maggiore articolazione della trama viene occupato da noiosissime descrizioni di fontane, giardini, edifici o particolari di oggetti . Più che il racconto delle vicende della piccola Briony l'autore sembra voler mostrare quanto sia bravo a scrivere. Non mi è piaciuto il finale poco pensato. Noiosissimo.