“Espiazione” è il primo romanzo che leggo di McEwan, mi ha piacevolmente coinvolto nella lettura, tra l’altro modo sobria e diversificata. Nel libro il tema centrale sicuramente è la colpa, o meglio lo sbaglio che una bambina decidere di fare e le ripercussioni che questo atto porteranno nella sua stessa vita, ma soprattutto nella vita di chi le sta intorno. La protagonista è una bambina di soli tredici anni, Briony Tallis, che sogna ed aspira a diventare una scrittrice; la bambina assiste ad un litigio tra la sorella e il futuro fidanzato Robbie, da qui tutto sarà una lenta reazione a catena, un insieme di equivoci, di coincidenze, di allineamenti beffardi, di visioni sporche che lasciano intendere ciò che in realtà non è. Tutto è un groviglio melmoso, maleodorante, nebuloso: delle foto, delle lettere, e infine la condanna. Lola, sua cugina, è stata veramente molestata da Robbie? Questa ingiuria costerà cara al giovane, che sarà destinato a vivere una vita di stenti, a portare un fagotto pesante, a scontare la pena, tutto ciò contornato dall’arrivo anche della guerra. Un universo di espiazione, quella di lei che a distanza di anni ancora non si dà pace, ma che con la demenza troverà la sua redenzione, e quella di lui, un giusto tra gli ingiusti.