Roma, 46 d.C. Appena tornato nell'Urbe dopo un viaggio nelle Gallie, Publio Aurelio Stazio si trova coinvolto nei festeggiamenti dei Saturnalia, una sorta di rito carnevalesco dell'antichità durante il quale i ruoli sociali si invertono: gli schiavi si trasformano in padroni e i padroni in schiavi. Un'occasione dissacrante, liberatoria, soprattutto giorni di sfrenata allegria per tutti. O quasi tutti. Non sono molto allegre, infatti, le vittime di un assassino che, approfittando della confusione e dei mascheramenti, ha messo a punto una serie di omicidi apparentemente scollegati. Ci vorrà il fiuto di Aurelio per cogliere il filo sottile che unisce tra loro le vittime e giungere così al colpevole. Non prima di aver affrontato quella che è forse l'indagine più pericolosa della sua carriera.