Gemma, la protagonista, fa un tuffo nel passato in occasione di un viaggio a Sarajevo. Vede la città bella,viva, dai profumi invitanti,conosce l'amore della sua vita,l'amicizia vera;ma purtroppo ricorda anche gli anni bui, l'abbrutimento delle persone durante la guerra,le violenze, la paura. Il tutto si intreccia con la ricerca della maternità,un senso di vuoto che la porterà a scelte estreme,irrazionali e poco etiche.Poi arriva Pietro,un bimbo nato sotto i bombardamenti;la vita prende una nuova piega è quasi un risorgere dalle ceneri.
Un libro denso di emozioni,ricco di colpi di scena fino alle ultime pagine.Un libro di riflessione ma anche di grandi speranze.
Capita di rado, ormai, ma ancora capita. Di restare alzata fino alle tre del mattino a leggere con l'impazienza infantile di vedere come va a finire la storia di un libro che non sei riuscito a lasciare neppure per un'ora a riposare. E' il caso di questo bel libro della Mazzantini. E mi viene da dire una sola cosa:
Sono indecisa su due o tre stelline nel senso che il libro narra una bella storia, ambientata a Sarajevo durante la recente guerra ma la scrittura della Mazzantini è triste, malinconica, vischiosa e cinica. <br />La protagonista è una donna molto egoista e cinica e l'autrice ha scelto proprio lei come voce narrante.<br />E' ricco di colpi di scena. Quando pensi di aver dato un'etichetta di