Anna Karenina
  • 9788804539049
  • Einaudi
  • 2005

Anna Karenina

di Lev Nikolaevič Tolstoj

Anna Karenina è la protagonista del romanzo di Leone Tolstoj. Sposa infelice di un funzionario di stato, Aleksei Aleksandrovic, s'innamora di un ufficiale russo, Vronskij, cominciando una relazione extraconiugale che da vita alla trama principale. La sotto trama invece, riguarda il ricco latifondista Levin, che frequenta gli stessi salotti aristocratici degli amanti e s'innamora di una remota vittima del seducente ufficiale, Kitty, la quale fu anche amica di Anna Karenina. Le due storie s'intrecciano magistralmente, trattando anche temi sociali della Russia dell'ottocento oltre a quello sostanziale del rapporto coniugale, messo in discussione in quell'epoca dei buoni costumi. da http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100104093338AA3Q7pT


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Commenti (2)

01/06/2011 - sofia
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Incipit "Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo. In casa Oblonski tutto era sossopra. La moglie aveva scoperto una relazione amorosa del marito con una francese che era stata istitutrice in casa loro, qualche tempo prima, e gli aveva dichiarato che non poteva più vivere con lui sotto lo stesso tetto. Questa situazione durava da due giorni e si faceva sentire in modo penoso, tanto dai due coniugi quanto dagli altri membri della famiglia e sinanche dal personale di servizio. Tutti provavano l'impressione che la loro vita in comune non avesse più senso e che l'unione della famiglia e dei familiari di casa Oblonski fosse più effimera di quella delle persone che si trovavano casualmente riunite in qualsiasi albergo. La moglie non usciva dalle sue stanze; il marito era sempre fuori; i bambini correvano per la casa abbandonati a se stessi; l'istitutrice inglese aveva litigato con la governante e aveva scritto a un'amica pregandole di trovarle un altro posto; la sguattera e il cocchiere si erano licenziati." [Lev Nikolaevič Tolstoj, Anna Karenina, traduzione di Ossip Felyne, Biblioteca Moderna Mondadori, 1960.] Sono passati parecchi anni dalla mia lettura di questo capolavoro di Tolstoj e sicuramente la recensione ne risentirà di questo.Anna Karenina fu pubblicato per la prima volta nel 1877. Molte le trasposizioni cinematografiche del capolavorodi Tolstoj fra cui la versione nel 1977 con Sophie Marceau nella parte di Anna Karenina la versione più vecchia nel 1935 con Greta Garbo.Per l'idea del violento suicidio di Anna, Tolstoj si ispirò ad un fatto di cronaca realmente accaduto il 4 gennaio 1872 nei pressi della sua abitazione, quando una donna di nome Anna Stepanovna Pirogova si suicidò alla stessa maniera nella stazione di Jasenki della ferrovia Mosca-Kursk.Un romanzo che mi ha molto emozionato e ho fatto all'epoca un parallelo fra la figura di Anna karenina e Madame Bovary sono tutte e due donne moderne che potrebbero essere protagoniste di un romanzo del giorno d'ggi;ma diversamente da Madame Bovary in Anna Karenina non ho trovato solo la storia di una passione dal finale tragico, ma anche una descrizione del modo con cui all'epoca vivevano le famiglie e le domande inespresse sulla vita. Bello! Lo consiglio a tutti! La mia terza rilettura risente degli anni intercorsi tra la prima e la seconda. A questo proposito mi sono letta questo articolohttp://www.classicitaliani.it/novecent/calvino_01_classici.htm molto istruttivo. Nella mia terza lettura ho rivisto molti pensieri e rivalutato e svalutato molti personaggi. Per esempio vi ho visto la mentalità anche oggi imperante che un adulterio femminile è diverso dall'adulterio maschile quasi sempre giustificabile mentre quasi sempre quello femminile viene condannato soprattutto, come nel caso di Anna Karenina, quando abbandona i figli. Oblonski , per esempio, è simpatico a tutti pur se fedifrago e ingannatore. E' amico di Levin , alter ego di Tolstoj, molto diverso da lui e all'inizio uno dei personaggi più simpatici, poi la simpatia scema quando sposa Kitty che ritiene superficiale forse anche per il suo iniziale rifiuto a favore di Wronskj. Intrecci amorosi fanno da cornice ad una società effimera che scimmiotta la società occidentale parla francese e lascia il russo ai contadini.Anna è una donna dell'alta società, frequenta i salotti più in, sposata al Principe Kerenin senza amore, corre in soccorso al matrimonio del fratello Oblonski e fa riappacificare Dolly col marito, perà ad un ballo conosce Wronski ed è la sua rovina.Scatta un amore idealizzato da parte di Anna mera conquista , da parte dell'altro. Nel lettore si alternano sentimenti contrastanti che lo accompagneranno per tutta la lettura.Se si hanno grandi aspettative concordo con chi afferma di esserne deluso. Tolstoj, invece, ha molto amato Anna Karenina, molto più di Guerra e Pace forse perchè , in questo romanzo, ha potuto esprimere molti concetti che gli stavano a cuore. Infatti non fa terminare il romanzo col suicidio di Anna, ma prosegue parlando di Levin e della sua scoperta della fede come del resto l'autore stesso. Infatti molti sono i capitoli su Levin tanto che nella rilettura lo vedo quasi come il protagonista, mentre Anna piano piano sfuma nella donna tormentata non tanto dal suo tradimento quanto dalla paura di essere abbandonata e dimenticata dall'amante come è stata dimenticata dalla e condannata dalla società. Rilettura o lettura alla luce di nuove riflessioni? Certo oggi nn paragonerei Anna a Madame Bovary altre sono le sue pulsioni e i suoi pensieri. Un'opportuna rilettura soprattutto fatta così lentamente in condivisa e con poche pagine settimanali. L'ho veramente gustata e mi sento di consigliarla ancora.

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04/06/2017 - Tesesempreastroz
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in un gruppo facebook una ragazza che lo sta leggendo lo ha definito "lento", ma io non sono riuscita a trovarlo lento nemmeno a 16 anni quando lo lessi per la prima volta. lo trovo fin troppo scorrevole ed appassionante, molto moderno come stile (tenendo conto, oltretutto che è un russo!) amo molto anna come protagonista letteraria, amo i suoi pregi e difetti e le sue scelte sbagliate; vronskij purtroppo incarna tutto ciò che odio in un uomo. karenin, poi, non parliameno, ma almeno lui, ha la scusante di essere stato ferito da anna. lenin è l'unico che si salva, che ho sperato di veder felice. ai tempi è stato considerato un romanzo rosa, frivolo... immagino che abbia acquisito spessore nel tempo perchè racconta un'epoca lontana. a volte penso che se anna "fosse nata adesso" non avrebbe sofferto così tanto; poi però leggo il giornale e non ne sonno tanto sicura: le anime tormentate trovano sempre un modo per farsi del male.

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