La massificazione della mente, l’aridità e la monotonia del quotidiano, la noia di un’esistenza che diventa sopravvivenza, appiattiscono la volontà e la creatività e con essa il diletto alla riflessione.
Dall’osservazione della realtà, spesso, l’uomo di oggi non è più in grado di ricavare alcuna gratificazione. La sua incapacità di riassaporare il piacere nei consumati gesti di ogni giorno e di ritrovare la gioia nelle piccole cose da cui è circondato sono la causa principale della sua infelicità.
La sete di potere, del mostrarsi diversi da ciò che si è, l’arrivismo sfrenato e l’incapacità di introspezione generano insoddisfazione annullando la fisiologica tendenza alla voglia di conoscenza e impediscono a quelle che sono le attitudini proprie di ogni essere vivente di realizzarsi e dare, così, un senso di compiutezza alla propria quotidianità, prima, e all’intera esistenza, poi.
Nell’assurda convinzione di essere immortali si è persa l’abitudine all’introspezione, al rimanere soli con se stessi, al mettersi in discussione per rinnovarsi, per ritrovarsi, per meditare…
Troppo breve il senso
e la natura di un respiro.
Siamo un piccolo brusio
sotto le eternità.
Il mondo come la vita
si affacciano rapidi
dentro le vene,
finché una polvere
s'impossessa d'ogni radice
e si fa memoria
che abbandona la sua patria.
Ed ecco, invece, espresse in questa magnifica lirica dal titolo “Troppo breve” le tappe della continua ricerca interiore, dell’inseguire la propria maturazione attraverso le meditazioni sulle esperienze e le prove positive e negative a cui la vita ci sottopone. Riflessioni intense e sofferte, considerazioni serene e gioiose, valutazioni attente e ponderate di una donna che, filtrate dall’ispirazione e liricamente fermate sulla carta si trasformano in MEDITAZIONI AL FEMMINILE, l’ultimo volume germogliato della feconda creatività della poetessa padovana Michela Zanarella.
Tra le pagine del libro non si troverà nulla di banale e niente di scontato perché la sensibilità artistica dell’autrice, il suo animo gentile e dolcemente femminile la portano, attraverso riflessioni personali, intime, sentite ed esclusive a spaziare dal circoscritto ambito familiare all’universo intero.
Ogni poesia è un piccolo fiore in boccio che si schiude completamente nella lettura, per rivelare l’essenza sublime in esso racchiusa, il segreto capace di rendere la realtà meno opprimente, di accendere di serenità ogni nuovo giorno: l’amore.
Questa chiave di lettura delle MEDITAZIONI AL FEMMINILE, semplice e prodigiosa al contempo, permette di cogliere l’incessante incoraggiamento, suggerito dalla Zanarella, a cercare l’amore, ad amare, a donare se stessi. Tale variegato sentimento, infatti, l’unico in grado di infrangere ogni vincolo di spazio e di tempo, permetterà all’uomo, capace di aprirsi ad esso, di trovare la sua esatta dimensione e la definizione della sua piena libertà.
Ma lascio ai significativi versi di “Quotidiano Rifiorire” il compito di esplicitare, poeticamente, il concetto:
Mi ripeto che la vita
è un quotidiano rifiorire
come un miracolo senza pudore.
Esulto al suo genuino calore,
a questa luce avuta in dono
al primo respiro.
Tra il corpo e superfici
di cielo,
piena di senso
annuncio la mia volontà
a trasformare
ogni croce in amore.
Tutte le liriche di questa silloge poetica sono onde di puro sentimento che, generate dalla felice capacità creativa della Zanarella, fluiscono e si frangono spumeggianti nel cuore del lettore.
Leggere dell’amore, scoprirne e riscoprirne l’immensità, sfogliarlo pagina dopo pagina, viverlo nell’intensità della trasposizione in poesia, condividerlo con la poetessa è un’esperienza unica ed esaltante.
È doveroso e necessario, però, che puntualizzi che l’autrice non ci parla solo di amore sensuale. Sarebbe troppo limitativo il solo pensarlo!
Nel volume, infatti, sono raccolte le meditazioni sull’amore che accompagna, fin dalla nascita, tutte le fasi della vita di una persona. Esse sono il frutto del lungo ed elaborato percorso personale della donna, Michela Zanarella, che attraverso la sua sensibilità poetica ne coglie, giorno dopo giorno, le più complesse e straordinarie gradazioni.
Nel libro ci sono, quindi, i toni sfumati e le mille sfaccettature dell’amore inteso nella sue più composite accezioni. Amore per la vita, dunque, per i genitori, per la città in cui è nata e per quella che la ospita, per il creato e, quindi, amore verso il prossimo e la natura. Un amore a trecentosessanta gradi, insomma, che solo il suo spirito sensibile è riuscito a cogliere e a riproporlo, con pari intensità di emozioni, a chi legge.
Michela Zanarella con la sua forte personalità positiva è riuscita a trasformare in lirica poetica anche l’amore “negativo”, quello che giunto ad un parossismo esasperato si trasforma in odio e genera la guerra. O l’amore colto nella sua potenza massima che si sublima nella fede e nella santità.
Meditazioni di una donna realizzata, calata talmente nella realtà da fare dei ricordi, dei rimpianti, del dolore ma anche della gioia e della felicità, delle certezze o dei silenzi, pensieri maturi e ricchi di inebriante poesia come quelli del brano che danno il titolo alla raccolta: “Meditazioni al femminile”:
Mi scopro
in una gradevole epidermide
insieme ad arterie e volontà preziose.
Non mi curo del tempo
e del silenzio
che entrano come pioggia.
Il cielo e l'amore
appagano il mio fiato
dopo un privilegio
divino alla vita.
Le MEDITAZIONI AL FEMMINILE sono una selezione di versi caratterizzati da una forte coesione emozionale che conferiscono alle liriche una suggestiva incisività poetica e se, come dice Dylan Thomas che “Una bella poesia è un contributo alla realtà. Il mondo non è più lo stesso dopo che gli si è aggiunta una bella poesia” immaginate il contributo sia al mondo poetico che a quello tradizionale, e l’arricchimento personale che deriverà a chi saprà raccogliere il prezioso “grido d’amore” racchiuso nei versi armoniosi e originali dell’ultimo libro di Michela Zanarella.
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