La bambina che salvava i libri
  • 8888320393
  • Frassinelli
  • 2009

La bambina che salvava i libri

di Markus Zusak

Fu a nove anni che Liesel iniziò la sua brillante carriera di ladra. Certo, aveva fame e rubava mele, ma quello a cui teneva veramente erano i libri, e più che rubarli li salvava. Il primo fu quello caduto nella neve accanto alla tomba dove era stato appena seppellito il suo fratellino. Stavano andando a Molching, vicino a Monaco, dove li aspettavano i loro genitori adottivi. Il secondo, invece, lo sottrasse al fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti. A loro piaceva bruciare tutto: case, negozi, sinagoghe, persone... Piano piano, con il tempo ne raccolse una quindicina, e quando affidò la propria storia alla carta si domandò quando esattamente la parola scritta avesse incominciato a significare non solamente qualcosa, ma tutto.


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Commenti (5)

25/09/2011 - dannyy
utente
E' stata una piacevole lettura. Pur parlando del nazismo, la scrittura è risultata lieve, senza togliere drammaticità a periodo e situazioni trattate. Interessante anche la scelta di far raccontare la storia alla "Morte" e di dividere la narrazione in paragrafi e citazioni, che danno scorrevolezza ed un senso quasi di "gioco" al racconto.

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25/02/2012 - sofia
utente
Non lasciatevi ingannare dall'inizio surreale di questo libro La bambina che salvava libri di Markus Zusak. E' la morte che racconta le vicende di Lisel Meminger che non resiste davanti ad un libro e deve assolutamente rubarlo. Il primo libro che si mette in tasca è Il manuale del necroforo che un becchino perde durante il funerale del suo fratellino.La vicenda si svolge nella Germania nazista e Lisel e il suo fratellino sono in viaggio verso Molching, presso Monaco, dalla loro nuova famiglia adottiva. Arriverà solo Liesel il fratellino non ha retto al viaggio e la mortepietosa ha portato via la sua anima.Liesel è una bambina triste che trova conforto nelle parole dei pochi libri che riuscirà a rubare.Per le strade di Molching giocherà a calcio con i ragazzi fra i quali Rudy diventerà suo compagno inseparabile e il cui sogno è di essere il campione nero Jesse Owen.Conoscerà labiblioteca del sindaco zeppa di libri nella quale si rifugia a leggere quando impara a capire le parole.Assisteràai roghi dei libri dei nazisti e ne salverà uno portandolo ancora caldo nascosto su di sè.Ilpadre adottivo Hans "dagli occhi d'argento" l'aiuterà a capire le parole scrivendole sul muro della cantina e vegliando sui suoi incubi. Le suonerà la fisarmonica per calmarla e la mamma adottiva Rosa energica e a volte violenta le insegnerà la compassione per il ragazzo ebreo Max, che accoglie in casa e cura con attenzione materna.Sono le parole e i libri a nutrire e salvare Liesel, a guidarla fuori dall’orrore della guerra, dalla vista degli ebrei in marcia verso Dachau, dal massacro delle bombe, verso la speranza di un futuro.Un libro dolcissimo dove la morte, voce narrante,è umana compassionevole intimamente affannata per il lavoro che la guerra le costringe fare.. Incredibile questo libro commovente ed esaltante una lettura indimenticabile!

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08/11/2013 - palmaleona
utente
Non avevo mai letto un libro in cui la voce narratrice è la morte e la cosa mi ha sorpreso ed incuriosito. Dopo un inizio difficoltoso, parlo di pochissime pagine, il libro scorre veloce e piacevole anche se l'argomento trattato è quello più triste e doloroso della storia dell'umanità: la Seconda Guerra Mondiale e tutto il male che essa ha generato (appare quindi amaramente ovvio che la voce principale sia quella della protagonista assoluta di quegli anni oscuri). Questo libro permette al lettore di conferire umanità al popolo fautore della guerra che è stato a lungo demonizzato ed ostracizzato per questo motivo; il popolo tedesco ha subito l 'inganno delle parole di un folle, molti hanno creduto a queste parole ma altrettanti le hanno rifiutate non comprendendo il senso di tutto quell'orrore. Liesel è l'incarnazione di un popolo che non capiva ma obbediva, che partecipava alle manifestazioni in onore di Hitler ma poi nascondeva un ebreo in casa. Un libro toccante ed emozionante, un manifesto all'umanità che fiorisce in mezzo alle bombe. Da leggere.

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14/07/2014 - simona72
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originale....raccontato dal punto di vista della morte... con un finale tragico a sorpresa...

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12/01/2017 - Tesesempreastroz
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è sicuramente una storia densa, ma fino a metà non mi ha presa. se non fosse stato perchè mi è stato consigliato nella sfida l'avrei mollato. i personaggi sono molto reali e molto vivi, sembra quasi di vedere un film. ma la trama mi ha delusa un po' SPOILER la morte parla e questo mi ha dato un po' fastidio, perchè si intrometteva troppo nella storia. alla fine muoiono tutti (o quasi) e sembra una cosa volutamente commovente, in maniera esagerata; e se mi accorgo che mi si vuole commuovere a tutti i costi si ottieme l'effetto contrario. max ritorna, ok. ma io voglio sapere che gli è successo, non è possibile che io debba leggere un libro di 562 pagine per poi non sapere che accade. voglio sapere chi sposa liesel che fine fa la moglie del sindaco e anche max. un libro così denso, non può finire in modo così affrettato e superficiale.

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