Quattro racconti in cui il tratto che accomuna tutti i personaggi dell'opera, è una forma di immaturità esistenziale. Il panorama umano che ne emerge è segnato dal bisturi della psicologia, come sempre nelle opere della Duras.
Quattro racconti con protagonisti dei personaggi inquietanti, più o meno infelici, sicuramente malinconici. Il tempo scorre rarefatto intorno a loro, bloccati da sè stessi e dalle strane vicissitudini che li assorbono. Non mi ha lasciato nessuna emozione particolare.