Pur essendo stato pubblicato per secondo dalla Casa Editrice Feltrinelli,in realtà La prosivendola è il terzo volume della serie Malaussène ed ha in effetti molti riferimenti alla Fata Carabina e al Paradiso degli orchi. Molto più articolato dei primi due a volte anche in modo non comprensibile è in sostanza sempre un noir assurdo e ironico con protagonisti grotteschi e descritti con ironia dal nostro Daniel Pennac.Malaussène ha un ruolo imposto dalla Regina Szabò Isabelle, la "prosivendola" la proprietaria delle Edizioni Taglione. per rilanciare i libri composti da un autore che si è sempre presentato con una sigla Isabelle decide che saràMalussène che impersonerà questo autore per il pubblico. Malaussène attraversa un momento particolare la sua Clara doveva sposarsi con il direttore di un penintenziario Clarence di Sant’Inverno, ma proprio la mattina del matrimonio il cinquantottenne direttore viene trovato morto orrendamente mutilato. Sarà proprio per la nipote Clara e per il bambino che lei confessa di aspettare che Malaussène deciderà di accettare la proposta della Regina Szabò. per creare loro un avvenire agiato.Ma qualcuno in una conferenza stampa in cui Malaussène impersona l'autore locolpisce alla testa con un colpo di pistola.... Ma Therèse non aveva predetto che il fratello sarebbe vissuto fino a 93 anni? Come mai ora giace come un vegetale tenuto in vita dalle macchine? E perchè la sua famiglia non sembra preoccupata? A queste domande verrà risposto dopo avventure contorte e strampalate.Illibro rispetto ai primi due è un pò sottotono si sente la mancanza del protagonista che però pur in coma risolverà i misteri del suo attentato.Lettura comunque sempre piacevole dal tocco ironico che Pennac sa dare ai suoi scritti. Consiglio!