Storia di una ladra di libri, recensito da Matik2003 su Bookville.it

"Stringeva ancora a sé il libro. Si aggrappava disperatamente alle parole che le avevano salvato la vita." Un libro bellissimo e particolare perchè la voce narrante è: la morte, che ci racconta la storia della Ladra di libri, che viene affidata, in quanto lei figlia di comunisti, ai genitori adottivi Rose e Hans Huberman, che vivono nella Himmelstrasse, agli inizi della seconda guerra mondiale, mentre sta affermandosi incontrastato il potere del Fuhrer. Durante il viaggio in treno, che la porterà dalla sua nuova famiglia, suo fratello muore tra le braccia di sua madre, le due donne sono costrette a scendere per poter dare sepoltura al piccolo, durante il rito funebre dalla tasca del becchino cade un libro "Il manuale del necroforo", questo è il primo furto della Ladra di libri: Liesel, lei che non sa leggere e scrivere, ma lo desidera ardentemente. Nella sua nuova casa, grazie ad Hans (un uomo buono, gentile, che suona la fisarmonica), la ragazza inizia le lezioni per imparare a leggere e scrivere, ma non solo...le loro vive cambieranno, quando si vedranno costretti ad aiutare ed ospitare un ebreo di nome Max Vandemburg, con il quale Leasel instaurerà un rapporto particolare che aiuterà entrambi a diventare più forti e coraggiosi. "La vita era mutata nel modo più drammatico, ma era indispensabile comportarsi come se nulla fosse accaduto. Immaginati di sorridere dopo un ceffone; poi pensa di farlo ventiquattrore al giorno. Questo voleva dire nascondere un ebreo." Un libro che ci racconta del dolore e delle sofferenze vissute durante la seconda guerra mondiale, alcune pagine sono bellissime e struggenti, ci fanno riflettere e pensare e ci dicono di non dimenticare mai, tipo questa: "Le loro anime si alzavano in piedi quando i loro corpi cessavano di cercare fessure nella porta. Le loro unghie avevano graffiato il legno, e in qualche caso vi si erano piantate dentro con la pura forza delle disperazione, e i loro spiriti venivano verso di me, tra le mie braccia, e ci arrampicavamo fuori di quelle docce, sul tetto e più su ancora, nel respiro sicuro dell'eternità. Non cessavano di rifornirmi: un minuto dopo l'altro, una doccia dopo l'altra. Non dimenticherò mai il primo giorno ad Auschwitz, la prima volta a Mauthausen. In quel posto, mentre il tempo si consumava, ne raccolsi anche sul fondo del grande baratro, dove i loro tentativi di fuga si conducevano orribilmente. C'erano corpi straziati e dolci cuori morti. Eppure era ancora meglio del gas. Ne afferravo alcuni mentre erano ancora a metà strada: ti risparmiava la fatica di trattenere le loro anime a mezz'aria, pensavo, mentre il resto del loro essere -il loro involucro fisico- piombava al suolo. Erano tutti leggeri, come gusci di noce vuoti. In quei posti il cielo era fumoso; l'odore era quello di una stufa, ma sempre tanto freddo. Quando ci ripenso rabbrividisco...perciò tento di non pensarci. Mi soffio aria tiepida sulle mani per riscaldarmele. Ma è difficile tenerle calde, quando le anime tremano ancora di freddo. -Dio-. Quando ci penso pronuncio sempre quel nome. -Dio-. Pronuncio il Suo nome nel vano tentativo di comprendere. -Ma capire non è affar tuo-. Ma sono io a rispondermi. Dio non dice mai nulla. Credi di essere l'unico cui Lui non risponde mai? -Il tuo compito è...- e io smetto di ascoltarmi, perché, per dirla schietta, mi annoio. Quando mi metto a pensare così rimango esausta, e non posso permettermi il lusso di indulgere alla stanchezza. Sono costretta ad andare avanti, perché sebbene non sia vero per ogni persona sulla faccia della terra, è vero che per la grande maggioranza, cioè che la morte non sta ad aspettare nessuno; se lo fa, di solito non aspetta molto a lungo." Storia di una ladra di libri ci fa capire quanto importanti nella vita siano le parole: conseguenza della lettura, Leasel ruba libri per poter confortare il suo cuore e la sua mente perchè il dolore per la perdita del fratello e la scomparsa della madre a volte sono insopportabili, per aiutare Max costretto a nascondersi in cantina come un ratto a trovare un po' di sollievo ed a credere che è un essere umano con i propri sogni e desideri, per la gente nel rifugio mentre sopra di loro vendono sganciate bombe che uccidono e distruggono tutto come distrazione e passatempo e per la signora Ilsa Hermann per consolarla dalla morte del figlio. Meravigliosi sono: Liesel e Rudy, nonostante la guerra con le sue mostruosità, loro sono due bambini che stanno crescendo, gli piace giocare a pallone, hanno dei modelli da ammirare (l'atleta di corsa di colore Jesse Owens), cercano di aiutare e difendere il loro amico Tommy Muller, che per la sua sordità e i suoi tic viene costantemente preso in giro, le loro marachelle ci accompagnano nelle pagine del libro, l'amore/odio che li lega mi ha emozionato e il destino crudele di Rudy mi ha commosso...le ultime pagine le ho lette con le lacrime agli occhi. Consiglio ai giovani di leggere questo libro per capire quanto le parole sono importanti nella vita di ognuno di noi. "Sì in questo mondo ho visto accadere tantissime cose. Ho assistito ai peggiori cataclismi e lavorato per gli uomini più scellerati. Ma ci sono stati anche altri momenti. Ci sono storie (una manciata, come ho già detto) alle quali consento di distrarmi dalla fatica, come faccio con i colori. Le raccolgo nei luoghi più disparati e improbabili, e mi assicuro di non dimenticarmene mai, mentre lavoro. La Ladra di Libri è una di queste storie." Aggiungo che ho visto anche il film e l'ho trovato ben fatto anche se il libro è sicuramente un'esperienza più completa e suggestiva.

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

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