Marco Buticchi , che molti paragonano a Wilbur Smith, per i suoi avvincenti romanzi d'avventura è nato a La Spezia ed è stato nominato Commendatore dal Presidente della Repubblica per il suo contributo alla diffusione della lingua e letteratura italiana all'estero nel 2008.Ha viaggiato per lavoro in varie parti del mondo, sviluppando la sua curiosità e l'interesse per l'avventura e la storia.Ha ottenuto grande successo di pubblico e critica con Le pietre della luna (1997), Menorah (1998), Profezia (2000), La nave d'oro (2003), L'anello dei re (2005), Il vento dei demoni (2007). Ne Il respiro del deserto si muove con grande attendibilità storica su diversi spazi temporali che vanno dal 1127 in Mongolia e leggiamo la storia di Qutula, scrivano del famigerato Gengis Khan, al 1919, a bordo di un piroscafo, Double Skinner conosce Harry Truman, che diventerà presidente degli Stati Uniti; raccontandogli la storia delle sue avventure, gli rivela anche un mistero di molti secoli prima, che è stato causa di sventure ed infine al 2008 in cui incontriamo un personaggio che si trova anche in altri libri di Buticchi, Oswald Breil che vede lo yacht che era appartenuto a Truman e decide di comprarlo attirando su di sè l'odio di un nemico disposto a tutto. Filo conduttore di tutti questi personaggi sono dei rotoli di seta scritti in linguaggio mongolo da Qutula e che svelano il luogo dove Gengis Khan è sepolto con il suo favoloso tesoro. La storia di ogni personaggio è pervasa di avventure e colpi di scena. Un bellissimo libro abbastanza impegnativo per i salti temporali di ogni avventura, ma piacevole nella lettura. Lo stile di Buticchi è avvincente e senza pause noiose solo avventure e storia allo stato puro. Per questo lo consiglio!