Io prima di te)
Narrativa

Io prima di te, recensito da Michelle

Evoluzione della specie "principe azzurro". Non pensare a me troppo spesso. Non voglio pensarti in un mare di lacrime. Vivi bene. Semplicemente, vivi. Bella frase, la condivido pienamente, quasi quasi la faccio dire al rinfresco che voglia sia organizzato per la mia morte. Sarebbe meglio scrivere "in mio ricordo" ma "per la mia morte" è più vero. Rinfresco comprendente, su richiesta insindacabile della defunta, vini di ottima qualità, salatini sfiziosi e dolci alla crema chantilly a forma di cigno. Ma torniamo al libro... Romanzo che soddisfa pienamente le aspettative e che va a pieno titolo sotto l'etichetta "tanto-bello-pianto-tanto". Sul tanto bello ho qualche riserva ma sul pianto tanto finale, di quelli che ti ritrovi inevitabilmente senza fazzoletto, è una garanzia per: 1- smaltire stress accumulato 2 - pensare inconsciamente per tutto il libro: "Mamma mia che sfiga! Ma come sono fortunata ad avere i quattro arti funzionanti!". Il romanzo mi porta poi ad una considerazione puramente sociologica sull'evoluzione del personaggio letterario "principe azzurro". Nella top ten dei migliori principi azzurri entra un nuovo modello: non solo bello, ricco ed intelligente (accessori forniti di default) ma anche che ti permette di crescere emotivamente e che si toglie di mezzo prima di deluderti lasciandoti un bel po' di soldi per realizzare i tuoi sogni. Il fatto che sia tetraplegico è (naturalmente) secondario.

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

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