Questo è il libro più assurdo che io abbia mai letto. Ha le sembianze di un thriller per l'angoscia che mette addosso. In questo libro tutta l'umanità è diventata cieca e ogni uomo si ritrova quindi catapultato nell'impotenza di agire, ciascun uomo si ritrova nella miseria più totale, una miseria materiale che si riflette nell'anima spirituale e lo muta. Solo una donna riesce a sopravvivere a questa sciagurata epidemia. In questo contesto ci rendiamo conto che l'animo umano non ha limiti, e può spingersi fino alle sue stesse condizioni più estreme, dove i sentimenti non sono più candidi e puri. Lo trovo molto interessante non solo per la tematica che affronta, cioè scavare nelle viscere dell'uomo, ma soprattutto mi ha colpito la narrazione in sè per sè, intrigante e oscura, a volte sembra anche a te di essere cieca. Lo consiglio vivamente.