"Una volta ho letto in un libro che l'amore non esiste per renderci felici, ma per dimostrarci quanto sia forte la nostra capacità di sopportare il dolore." Ho letto questo libro nei giorni della ricorrenza e nel ricordo dei morti, quindi il dolore che provo per la perdita di mio padre si è fatta sentire profonda e ancor più forte, lui che mi è stato portato via da un mieloma, un tumore nel sangue, mi ha reso ancora più difficile la storia e le pagine che raccontano della malattia di Beatrice, le lacrime mi hanno accompagnato durante le pagine più toccanti. Un libro che non parla solo di dolore, ma anche della maturazione e della crescita di un adolescente, quando si trova ad affrontare passaggi di vita complicati, tortuosi e complessi, che fanno diventare uomo, attraverso queste emozioni sconfiggi o cerchi di combattere le paure che ti porteranno a vivere meglio il domani, a capire quello che veramente conta nella vita e ad amare le persone giuste, quelle che veramente vogliono il tuo bene. Un romanzo per i giovani, scritto in maniera diretta, veloce, lineare immerso nella realtà di oggi, che affronta argomenti interessanti, dei rapporti con i genitori, con i professori, dell'amicizia, dell'amore, del dolore e di formazione. "Io, che di fronte a un errore vorrei che la vita avesse il tasto rewind. Invece la vita non ha quel tasto. La vita va avanti comunque, e suona che tu lo voglia o no, puoi solo alzare o abbassare il volume. E devi ballare. Meglio che puoi." "In fondo, tutta la vita non ha fatto altro che ritagliarti un vestito multicolore, a costo di tante notti insonni, notte di rimasugli di altre vite cuciti insieme. Proprio quando ci sentiamo più poveri la vita, come una madre, sta cucendo per noi il vestito più bello."