Incipit: "All'inizio di un luglio straordinariamente caldo, verso sera, un giovane scese per strada dallo stanzino che aveva preso in affitto in vicolo S., e lentamente, come indeciso, si diresse verso il ponte K. Sulle scale riuscì a evitare l'incontro con la padrona di casa. Il suo stanzino era situato proprio sotto il tetto di un'alta casa a cinque piani, e ricordava più un armadio che un alloggio vero e proprio. La padrona dell'appartamento, invece, dalla quale egli aveva preso in affitto quello stambugio, vitto e servizi compresi, viveva al piano inferiore, in un appartamento separato, e ogni volta che egli scendeva in strada gli toccava immancabilmente di passare accanto alla cucina della padrona, che quasi sempre teneva la porta spalancata sulle scale. E ogni volta, passandole accanto, il giovane provava una sensazione dolorosa e vile, della quale si vergognava e che lo portava a storcere il viso in una smorfia. Doveva dei soldi alla padrona, e temeva d'incontrarla." (Fëdor Dostoevskij, Delitto e castigo, traduzione di Serena Prina, Mondadori, 1994.) Fëdor Michajlovic Dostoevskij uno dei più grandi scrittori russi dell'800 ebbe una vita inquieta e tromentata anche a causa della salute ( era epilettico) Nel 1849 raggiunse un discreto successo con il racconto Povera gente, ma successivamente fu imprigionato per le sue idee socialiste e condannato a morte! La pena gli fu commutata in 4 anni di lavori forzati in Siberia, esperienza che descrisse nel romanzo Memorie dal sottosuolo. Introspettivo di natura Dostoevskij studiò le contraddizioni dell'animo umano e le descrisse nei personaggi dei suoi romanzi.Trova nel dolore la possibilità di espiazione . In Delitto e castigo narra la storia di Raskolnikov, studente espulso dall'università che, per dimostrare il proprio valore decide di uccidere una vecchia usuraia presso la quale aveva impegnati vari suoi oggetti e che considerava inutile per la società. Uccide anche la sorella perchè aveva assistito all'omicidio.Alla fine, aiutato anche moralmente da Sonja, si consegnerà alla giustizia e per questo gesto schiverà la pena capitale e sconterà una pena in Siberia e al ritorno si ricongiungerà con Sonja. Questo brevemente, perchè il romanzo è molto più complesso e anche di difficile lettura per le continue digressioni dell'autore sugli stati d'animo del protagonista e prolisso nello spiegare gli eventi. Difficile anche racappezzarsi con l'infinità di nomi e diminutivi per esempio la sorella di Raskolnikov: il suo nome è Avdotja, chiamata poi Dunja, e infine Dunjetscka.(.........La storia si svolge a Pietroburgo e gli ambienti sono sempre cupi o scarsamente illuminati da candele. Però è una insuperabile descrizione della società dell'epoca e vale davvero la pena di affrontare questo romanzo che consiglio.