Leo ha sedici anni e la sua vita procede come quella di qualsiasi altro sedicenne. Passa le sue giornate ad ascoltare musica, fare tornei di calcetto con gli amici, portare a pisciare il suo cane, Terminator, e guardare Beatrice, il suo sogno rossosangue. Fa anche un'altra cosa tipica degli adolescenti: considera la scuola uno strazio e i professori una specie che è meglio si estingua. Quando arriva il nuovo professore di storia e filosofia è pronto ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: gli brillano gli occhi quando spiega, quando con delle storie sprona gli studenti a riflettere, a cercare il proprio sogno. Questo prof Leo lo ascolta, lo sta a sentire, fa persino i difficili compiti che lui gli assegna. Perchè questo prof gli dà il coraggio, gli dà la spinta per salvare il suo sogno rosso, rosso come i capelli di Beatrice, come l'amore che prova per lei, come il sangue che gli scorre nelle vene. Ma nelle vene di Beatrice ora scorre sangue bianco e quel colore, che lui tanto odia, se la sta portando via. Un romanzo di formazione che attraverso il monologo di Leo - ora scanzonato e brillante, ora più intimo e tormentato - racconta cosa succede nella vita di un adolescente quando in essa fanno irruzione la sofferenza e la morte. Il racconto di un anno di scuola, di quei duecento giorni in cui Leo nasce, cresce e invecchia.