Questo trattato di Seneca lo consiglio vivamente a tutti. E' un elogio della virtù e una critica all'amore smisurato per il piacere e ela ricchezza. Seneca sostiene che il fine ultimo dell'uomo deve essere lavirtù mentre il piacere va bene solo se è di ausilio a questo scopo. Ammonisce chi si vanta di essere filosofo e poi eccede nel piacere. Allo stesso tempo critica chi è posseduto dalle ricchezze, infatti è molto diverso, secondo Seneca, possedere ed essere posseduti dalle ricchezze. Essere ricco, se la ricchezza è meritata, rappresenta un merito e soprattutto una fortuna che va condivisa. Ma non con chiunque, ammonisce Seneca, bensì con chi è meritevole e dal quel dono può trarne vantaggio per se e per gli altri. Seneca afferma infatti che non bisogna aiutare coloro che vedono nella carità degli altri una scappatoia per non rimboccarsi le maniche. C' una pagina verso la fine veramente molto bella e significativa in cui Seneca espone quale deve essere secondo lui il senso della vita dell'uomo. Già solo per questa pagina dovreste leggere questo libro. Come consiglio personale vi consiglio di leggerlo prima o dopo del De Amicitia (L'amicizia) di Cicerone.