La frase che più mi ha colpito di questo libro è questa: “Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più.”e chi ha provato la perdita di una persona cara sa di cosa sta parlando l'autore.Sto parlando di Fai bei sogni di Massimo Gramellini di cui ho letto L'ultima riga delle favole che non ha colto il mio favore purtroppo. Fai bei sogni è un libro autobiografico che narra del dolore di Massimo da piccolo di nove anni quando la madre colpita da un tumore muore di infarto. Almeno questo è quello che il padre ha riferito al piccolo Massimo.Questa morte condizionerà tutta la sua vita che vivrà con un senso di colpa e di vergogna, una sofferenza che gli procurerà patologie emotive invalidanti negli anni a venire.Massimo piccolo, adolescente, universitario, affermato giornalista ha continuamente il pensiero fisso sull'abbandono che ha subito da piccolo e solo la scoperta della verità( cosa che accadrà nelle ultime pagine del libro) lo porterà a riappacificarsi con il suo passato. Un libro intenso e commovente pervaso anche da una sottile ironia.Nella seconda parte l'ho trovato a tratti noioso quasi che Gramellini non riuscisse ad arrivare alla scoperta finale.Ma è un piccolo momento in sostanza il libro è liberatorio sia per l'autore che per il lettore.Ha venduto più di un milione di copie e credo che la lettura sia doverosa per imparare che anche se la vita non fa mai sconti a nessuno è possibile superare il dolore magari come a Massimo ci vogliono anni,ma alla fine del tunnel c'è sempre una luce che ci accoglie. Merita un'attenta e approfondita lettura!