L'ultima riga delle favole

"Ascoltava a bocca aperta le favole che fluivano dalla volce calda di sua madre, ma l'ultima riga lo lasciava sempre insoddisfatto. E vissero per sempre felici e contenti. Avrebbe voluto sapere che cosa succedeva davvero, dopo."Massimo Gramellini giornalista de La Stampa è al suo esordio con L'ultima riga delle favole.Tomàs è una persona come tante. E, come tante, crede poco in se stesso, subisce la vita ed è convinto di non possedere gli strumenti per cambiarla. Ma una sera si ritrova proiettato in un luogo sconosciuto che riaccende in lui quella scintilla di curiosità che langue in ogni essere umano. Incomincia così un viaggio simbolico che, attraverso una serie di incontri e di prove avventurose, lo condurrà alla scoperta del proprio talento e alla realizzazione dell'amore: prima dentro di sé e poi con gli altri. Con questa favola moderna che offre un messaggio e un massaggio di speranza, Massimo Gramellini si propone di rispondere alle domande che ci ossessionano fin dall'infanzia. Quale sia il senso del dolore. Se esista, e chi sia davvero, l'anima gemella. E in che modo la nostra vita di ogni giorno sia trasformabile dai sogni.Personalmente il libro non mi è piaciuto l'ho trovato scontato e banale anche se ho letto molti giudizi positivi. Da Gramellini mi aspettavo altro e perciò non mi sento di consigliarlo se non a chi vuole leggere una favola assurda sulla ricerca del sè per arrivare alla conclusione che l'amore è più forte di tutto.( bella scoperta...direi...)

A Tomàs, giovane professorino con ferite mai sanate nel cuore, piace Arianna. Ma di fronte a questo sentimento che lo spaventa, sceglie di scappare... E durante la fuga cade in acqua e finisce alle Terme dell'Anima, un universo parallelo in cui vengono accolti coloro che scappano dalla vita, ma covano ancora un desiderio irrealizzato in fondo al cuore. Qui Tomàs imparerà a fare i conti con il suo passato e a morire per ricominciare a vivere... Un apologo che, in modo leggero e intrigante, affascina il lettore, un percorso personale prima ancora che narrativo, in cui si impara a sorridere dei propri limiti e a credere di più in se stessi.

A Tomàs, giovane professorino con ferite mai sanate nel cuore, piace Arianna. Ma di fronte a questo sentimento che lo spaventa, sceglie di scappare... E durante la fuga cade in acqua e finisce alle Terme dell'Anima, un universo parallelo in cui vengono accolti coloro che scappano dalla vita, ma covano ancora un desiderio irrealizzato in fondo al cuore. Qui Tomàs imparerà a fare i conti con il suo passato e a morire per ricominciare a vivere... Un apologo che, in modo leggero e intrigante, affascina il lettore, un percorso personale prima ancora che narrativo, in cui si impara a sorridere dei propri limiti e a credere di più in se stessi.

Una storia che non mi ha preso, con alcuni buoni spunti di riflessione

Ottimo giornalista, apprezzo la sua ironia quotidiana, in questo libro l'ho scoperto un bravo filosofo. Il viaggio alle terme dell'anima per ritrovare la capacità di amare e lasciarsi amare, sondando tutti gli anfratti del cuore.

bello, interessate, ostico in alcuni punti... non paragonabile al bellissimo "Fai bei sogni"