Caratterizzato da una trama alquanto complessa Miele è un romanzo di Ian McEwan che dimostra tutta la sua abilità narrativa ed unisce in modo elegante la dinamica di una spy storie ad una appassionante storia d'amore.Non è però così semplice definire Miele che come il titolo è denso e ricco di risvolti che vanno da una chiara autobiografia dell'autore da giovane nel personaggio dello scrittore Tom Haley a una profonda riflessione sulla letteratura, sulla finzione narrativa e sulla realtà, sul rapporto che lega autore e lettore. La voce narrante è di Srena Frome bella, bionda laureata in matematica spinta dalla madre e spia per amore.Infatti il suo amante attempato Tony Canning, docente di storia e amico intimo del ministro dell'Interno, la spinge a fare domanda al MI5.Così Serena otterrà un posto al MI5 e ben presto le sarà offerto un incarico più delicato: partecipare all'operazione "Miele", diventando una pedina della cosiddetta "guerra fredda culturale" con la quale il MI5 intende finanziare occultamente scrittori ritenuti affini alla causa dell'Occidente trasformandoli in inconsapevoli agenti della propaganda anticomunista. Il compito di Serena sarà quello di seguire Tom Haley, promettente autore di alcuni apprezzati racconti e di qualche articolo critico nei confronti del blocco sovietico.Quando fra loro nascerà l'amore però le cose si complicheranno.Tom e Serena - uno scrittore e una spia: due persone che hanno sicuramente familiarità con la menzogna - finiranno vittime di un reciproco inganno e così si svelerà la loro vera identità: uno scrittore e il suo personaggio. Attraverso questo intreccio di identità, McEwan diventa personaggio del suo stesso romanzo.Non è un romanzo facile da seguire eppure avvince il lettore in questa storia complicata e geniale.Una bella lettura come sempre quando si tratta di McEwan uno scrittore davvero straordinario!Da leggere!