La collina del vento, recensito da sofia

La collina del vento di Carmelo Abate è un libro che resta dentro, che emoziona e che ci trasporta in un mondo arcaico nella Calabria che resta nel cuore. E' una saga che parla della famiglia Arcuri proprietari da sempre della collina del Rossarco dove il vento scuote i fiori rossi di sulla muovendoli come onde del mare.Generazione dopo generazione gli uomini e le donne nel romanzo Abate descrive la loro vita mischiando finzione a realtà.Ilpaese è di fantasia collocato collocato dall'autore vicino a Cirò Marina, in provincia di Crotone.Vero invece l'episodio degli scavi di Paolo Orsi, archeologo trentino che negli anni del fascismo ha fatto dei ritrovamenti nel perimetro di terra oggi compreso fra Cirò Marina e Punta Alice, una delle spiagge più suggestive della costa ionica.Carmelo Abate arbresh(comunità albanese della Calabria) calabrese si porta dentro la sua terra anche adesso che vive da anni nel Trentino, anche quando emigrante lavorava in Germania se la porta dentro la sua Calabria e ce l'ha regalata in questo bellissimo libro poetico, ma con un linguaggio semplice che ci fa conoscere i personaggi come fossero reali e vivi ancor oggi.Accompagna gli Arcuri dai primi del '900 a oggi, ci narra la loro resistenza ai soprusi,la loro appartenenza a quella collina. All'inizio sarà la storia di di Alberto e la moglie Sofia e dei loro figli fra i quali solo Arturo tornerà dalla guerra,poi ci saranno Michelangelo e la sorella Ninabella che appartengono alla generazione che studia e va fuori dal paese e per finire Rino, la voce narrante, che su quella collina ci va per capire quello che gli ha tramandato il sangue, ma che non ha vissuto in prima persona sulla collina e cerca di capire le sue origini.E' un'Italia degli umili che traspare da queste pagine, storie che ci appassionano e che non dimenticheremo mai. Ottima lettura che consiglio a tutti!